Il ruolo fondamentale della cybersecurity nella trasformazione digitale del Paese

La trasformazione digitale, pure senza un vero e proprio progetto, è in atto anche in Italia. La maggior parte delle imprese ha capito che per essere più efficienti bisogna adattarsi al mutare repentino delle tecnologie.

Eppure questa trasformazione non porta con sé soltanto benefici, ma anche rischi (e non di poco conto) come la sicurezza informatica, senz’altro tra i più importanti da affrontare nell’immediato. Come? Iniziando ad avere strategie di cybersecurity.

I fondi per la cybersecurity

Nel 2022, complessivamente, in Italia il mercato della cybersecurity ha raggiunto quasi i 2 miliardi di euro. Questo significa anche che gli attacchi cyber sono aumentati e le aziende hanno subito perdite maggiori. 

Non è un caso, quindi, che lo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) preveda fondi per la sicurezza informatica pari a 623 milioni di euro, un finanziamento non ingente, ma necessario, per migliorare le competenze nell’ambito, acquisire tecnologie più sofisticate e tenere a bada le minacce.

Una parte importante di questi fondi è destinata a potenziare la sicurezza della Pubblica amministrazione: l’Italia, quindi, sembra aver capito che sulla cybersecurity si gioca una buona parte del prossimo futuro.

Un approccio human centred

Le attività criminali in campo informatico sono sempre più sottili e nessuna azienda o attività può dirsi veramente immune. Secondo un Rapporto Clusit 2023 tra i settori più colpiti ci sono il Manifatturiero, l’IT e il comparto militare, per questo sarà sempre più necessario investire nella formazione del personale e nell’adozione di procedure di protezione ad hoc.

L’uomo in tutto ciò deve essere al centro: solo con un approccio basato sulla progettazione, sulla comunicazioneaziendale e sulla gestione del rischio può contribuire a diffondere le buone pratiche della cybersecurity.

Fonte : Today