Sandra Milo, gli ultimi anni e i problemi economici: “Io vittima di ingiustizia”

Era il 2018 quando Sandra Milo parlò per la prima volta dei problemi economici che stava affrontando. “Non sono mai stata ricca, è difficile arricchirsi con il solo lavoro” confidò ai microfoni del programma I Lunatici di Rai Radio 2 ammettendo di aver sempre provveduto in prima persona ai bisogni dei figli e di continuare a farlo. Una situazione economica delicata quella dell’attrice scomparsa oggi all’età di 90 anni, ancora affrontata nel salotto di Verissimo l’anno dopo, quando spiegò in lacrime i problemi con il fisco. 

Sandra Milo: “Ho pensato seriamente al suicidio”

“Potrei fare un gesto estremo. In questo periodo ho pensato seriamente al suicidio” disse Sandra a Silvia Toffanin: “Magari questa è l’ultima intervista televisiva che rilascio, voglio ritirarmi dalle scene, non ce la faccio più. Lo Stato mi ha chiesto 3 milioni di euro, poi, accorgendosi dell’errore è sceso a 850.000 euro, che sono comunque moltissimi soldi. Lavoro, lavoro ma non guadagno niente perché va tutto all’Agenzia delle Entrate. Mi hanno confiscato tutto”. L’attrice spiegò di aver tentato di tenere nascosta il più possibile la vicenda per tutelare i propri figli, di sentirsi “vittima di un’ingiustizia” e di aver ricevuto l’aiuto economico da parte di amici come Maurizio Costanzo: “Ma non possono continuare a farmi della beneficenza”, proseguì, “Il suicidio potrebbe essere una scossa, un modo per cambiare le cose. C’è un sacco di gente che si è suicidata per una situazione come la mia”. 

Qualche tempo dopo, poi, a Storie Italiane, quella che lei stessa definì una confessione sconvolgente: “Io quelle tasse le ho pagate pur non avendo più i denari guadagnati e per pagarle mi sono venduta, sì proprio, esattamente, mi sono data a un uomo gentile, carino, meraviglioso che ha pagato per me le mie tasse perché io non potevo pagarle”. Sandra Milo ammise di aver sempre tenuto nascosta questa dolorosa verità e di non essersi mai pentita per questa scelta: “No mai non mi pento mai di quello che faccio, anche se è una decisione terribile è sempre meno peggio di un’altra e quindi non bisogna pentirsi di quello che si fa”.

Quando Sandra Milo si incatenò sotto palazzo Chigi

Nel pieno delle restrizioni dovute alla pandemia, poi, dopo aver iniziato uno sciopero della fame, Sandra Milo si rese protagonista di un gesto simbolico per perorare la causa dei lavoratori dello spettacolo colpiti dalle ripercussioni economiche dell’emergenza sanitaria. Dopo essersi incatenata sotto Palazzo Chigi, fu ricevuta dall’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Mi arriva una chiamata e dall’altra parte un uomo mi dice: ‘sono Giuseppe Conte’. Io pensavo fosse uno scherzo e Conte mi ha dato il numero del centralino di Palazzo Chigi dove chiamarlo: era davvero il premier. Mi ha detto che non sopportava l’idea che io facessi lo sciopero della fame, è stato bellissimo. Ho capito davvero la sua umanità”, raccontò. 

Fonte : Today