Gabry Ponte, in 12mila al Forum per i 25 anni di carriera del dj: che festa! INTERVISTA

Una festa con dodicimila invitati, il Forum di Assago completamente sold out, musica di Gabry Ponte: no, non è un film. È successo davvero. Ed èun party già indimenticabile. Il dj e produttore dà ufficialmente inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 25 anni di carriera in un dancefloor delle grandi occasioni, in cui risuonano i suoi più grandi successi. Nessuna operazione nostalgia, non c’è tempo: Gabry Ponte fa ballare tutti. L’abbiamo incontrato poco prima dell’inizio dello show: ecco la nostra intervista

Sabato sera, Forum di Assago pieno, pienissimo. Non c’è neanche uno spazio libero. No, stasera non c’è Madonna: lo show è solo di Gabry Ponte, che con questo primo live dà inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 25 anni di carriera. Accanto a me persone di tutte le età: ci sono gruppi di amici, mamme e papà con figli piccoli, che si guardano intorno quasi frastornati da questi adulti che, a più di un’ora dall’inizio della musica, sono già in fibrillazione all’idea di iniziare a ballare. C’è chi ricorda quando l’ha visto dal vivo in altre occasioni, c’è chi ammette di aver ballato la sua musica in discoteca e di non aver mai partecipato a suoi live. Alla fine, però, sono qui tutti solo per lui, per ballare e passare una serata che, sin dalle prime note che si sentono in questa arena ben prima dell’inizio, è già indimenticabile.

Dietro a queste dodicimila anime pronte a scatenarsi Gabry Ponte, l’anima e il cuore della festa, che in questi 25 anni di carriera ha creato hit incredibili, ballate da tutti. 

Venticinque anni di carriera in una sera

Lo incontriamo circa un’ora prima del via delle danze: ci accoglie con un sorriso, forse quasi incurante del fatto che da lì a breve darà il via ad una festa, e che festa. Un direttore d’orchestra delle grandi occasioni, con dodicimila amici pronti ad ascoltarlo e a ballare insieme a lui. È felice Gabry Ponte, forse quasi inconsapevole di quello che è riuscito a fare in questi anni e soprattutto questa sera. Probabilmente è questo uno dei segreti del dj e produttore che ha portato la dance italiana in tutto il mondo. Spesso si pensa che gli artisti italiani vogliono collaborare con colleghi internazionali, ma non ci si concentra abbastanza sul fatto che, in questi anni, la volontà di fare qualcosa insieme è partita proprio dall’estero. Al centro di questo Gabry e della sua musica, che in molti (e non solo in Italia) hanno campionato. Fa parte di un lungo discorso che facciamo insieme: il riferimento, ma è solo il più recente, è a “I’m Good (Blue)” di David Guetta e Bebe Rexa, pubblicata nell’estate 2022, ma di cui il dj francese aveva già parlato a Ponte alcuni anni prima. Uno dei tanti riconoscimenti raccolti in questi 25 anni di carriera.

I primi dischi a 16 anni

Venticinque anni di carriera sono tanti, sei amatissimo da generazioni e generazioni di persone. Hai un segreto?

È qualcosa che all’inizio mi stupiva. Poi, in realtà, penso spesso a quando ho iniziato a fare questo lavoro: ho messo i primi dischi a 16, 17 anni, che è la stessa età di tanti ragazzi che stavano davanti a me. Poi il tempo è passato, ho continuato a produrre musica per stare sempre di fronte alle persone. Ho dovuto spesso cambiare stile…il nostro genere musicale, essendo rivolto ad una fascia d’età molto giovane, per definizione ha necessità di rinnovarsi più rapidamente rispetto ad altri generi. Forse la necessità e la volontà di confrontarsi con questa generazione che è molto sfuggente, con gusti che cambiano alla velocità della luce ti costringe a rimanere al passo con i tempi.

“Orgoglioso di essere un modello”

In tanti ti vedono come un modello, molti ragazzi si avvicinano alla musica ascoltando la tua. Senti un po’ il “peso” di essere un esempio per così tante persone?

Ne sono molto orgoglioso. Credo che per tanti ragazzi sia importante avere dei modelli a cui ispirarsi: quando ho iniziato a fare il dj, nei primi Novanta, non c’erano i dj superstar come oggi…eravamo completamente allo sbando, non avevamo idea di dove saremmo andati a finire! Quindi sì, credo sia molto bello avere qualcuno che ti segna la strada, e sono felice di essere tra queste figure

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“In questo live si celebra la nostra storia”

Il Forum è completamente sold out. Come ti senti all’idea di aver raggiunto un obiettivo così importante per celebrare la tua musica?

È incredibile! A dir la verità si celebra la nostra storia, perché siamo cresciuti insieme…un percorso iniziato tanti anni fa: è bello vedere l’affetto dei fan, che continua a crescere con il tempo anche tra chi magari non va più a ballare. Da un punto di vista personale è qualcosa che non avevo mai immaginato! Non avrei mai pensato di fare un evento come questo al Forum: siamo partiti molto cauti, non eravamo neanche sicuri di riuscire a riempirlo, ma la risposta è stata fantastica. Doppiamente felice.

Il primo di tanti show in giro per l’Italia

Questo è il primo di tanti show in giro per l’Italia. Come ti senti all’idea di iniziare questo lungo viaggio?

Abbiamo fatto tutto al contrario: di solito i tour finiscono al Forum, noi abbiamo pensato di fare una sola data evento che, però, è andata sold out subito. Da lì l’idea di replicare nelle altre città (Torino il 2 marzo, Casalecchio di Reno il 6 aprile, 15 giugno a Rock in Roma): non me l’aspettavo ma sono molto contento.

Credi che la tua curiosità ti porti sempre a rinnovarti e a creare nuove cose?

Sicuramente. Ma è pur vero che mi annoio a fare sempre le stesse cose: sento la necessità, sempre, di cercare nuovi stimoli e cose che mi facciano battere il cuore…chissà cosa succederà dopo il Forum!

L’incontro con Guetta

L’incontro con David Guetta, la sua volontà di fare una sua versione di Blue (Da Ba Dee). Raccontaci di più…

Ho conosciuto David in un backstage di un suo live qui in Italia, cinque anni fa che in quell’occasione di disse: “Tu sei uno dei ragazzi che ha fatto Blue? Sai, qualche giorno fa ero in studio con Bebe Rexa, abbiamo registrato questa canzone proprio con Blue. Vorrei aprire il mio dj set all’Ultra Music Festival. Ma non so se uscirà, vedremo, devo fare un po’ di test”. Non ho più saputo nulla per cinque anni. Poi all’improvviso è arrivata la mail e la canzone è uscita.

In questi anni ho scoperto che c’è molto rispetto per questa scena dance, inventata da noi europei: è stato l’inizio di un genere totalmente crossover che ora è arrivato anche negli Stati Uniti.

Sei papà: hai creato qualche ninna nanna dance per tua figlia?

No, a dir la verità no…ma lei, ogni tanto, mentre sono al lavoro al computer, vedo che si ferma e inizia a muoversi. Sicuramente promette bene! (sorride)

Lasciamo Gabry Ponte, lo salutiamo e aspettiamo l’inizio dello show

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Il racconto del concerto

Dieci minuti all’inizio: un timer dà il via al conto alla rovescia, e due codici QR ci portano nel canale whatsapp di Gabry Ponte. Tutto questo è nello schermo principale, sopra la consolle delle meraviglie. Tre, due, uno: si spengono le luci, parte un video in cui delle braccia elettroniche scolpiscono con dei laser il volto del dj in un blocco di marmo immaginario. Poi, però, arriva lui, ed è tutto vero: Gabry Ponte.

“Ci siamo presi il Forum”

“Ci siamo presi il Forum di Milano! Che meraviglia vedervi così in tanti! Per nove mesi ho immaginato questo momento ma non sono riuscito ad immaginarlo così incredibile. Buon divertimento!” dice Ponte che dà ufficialmente il via alle danze con Easy on my heart.

Poi è impossibile fermarsi: Cosa resterà, PPK (Otherside), The crowd song, La fine del mondo sono i primi successi che si ballano. Poi la prima sorpresa della serata: Gabriele Rossi, un giovane musicista che Gabry Ponte ha conosciuto grazie a TikTok, introduce Thunder al pianoforte (lo ritroveremo poi anche per l’introduzione di Tu sei, verso la fine dello show). Poi arriva il suono di Giulia. La cassa spinge, Move your body, My mind, Quelli che non hanno età, Figli di Pitagora…solo alcuni dei successi che portano a Geordie, Che ne sanno di Duemila, We are.

“Benvenuti alla festa dance più grande degli ultimi 25 anni”

Sulle note di Viaggia insieme a me compaiono alcune foto degli inizi con gli Eiffel 65, e con Voglia di dance all night Gabry Ponte fa una richiesta: “Mettete via i cellulari, proprio come agli inizi, quando si andava a ballare!” Consiglio seguito alla lettera: non si vedono telefonini. Poi un’altra sorpresa della serata: a cantare l’intro de La danza delle streghe Lorenzo Battagion.

La chiusura è con Blue. Ma questa è tutt’altro che la fine: riparte tutto da qui, dal Forum che si è preso Gabry Ponte.

shiva

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Fonte : Sky Tg24