Sharon Stone: “Sono su Tinder e mi voglio innamorare”

Sharon Stone, 65 anni, è affascinante come sempre e ora è anche ufficialmente sul “mercato”. Intervistata dal Times, la diva che nel 1992 con Basic Instinct fece scandalo semplicemnte accavallando le gambe, ha rivelato di essere su Tinder e che quest’anno si vuole innamorare: “Questo è l’anno. Mi voglio innamorare. Al cento per cento”, ha annunciato l’ex femme fatale degli anni Novanta interrompendo un lungo pomeriggio passato con i pennelli in mano in vista della prossima mostra d’arte che la vedrà protagonista a Berlino. Sposata e divorziata due volte, Sharon ha tre figli adottati di 23, 18 e 17 anni. I due più giovani vivono in casa con lei, anche se Laird, il diciottenne, sta preparandosi per il college “ed è un genio, sta ricevendo borse di studio a destra e manca”, dice lei con cuore di mamma.

Oltre a dipingere, oltrepassata alla soglia della terza età, la Stone ha cominciato a scrivere canzoni: “Un artista importante ne registrerà una a febbraio”, rivela al quotidiano britannico che l’ha raggiunta nella casa di Los Angeles. Non solo: sta anche scrivendo un romanzo sulle suore. Consapevole dell’ironia di quest’ultima rivelazione, la star di Casino, Sliver e Total Recall, alza gli scudi: “Sono un’artista internazionale e la mia arte può prendere tante forme diverse”, afferma senza nascondersi peraltro che non tutti la prenderanno sul serio.

Nel mondo dell’arte però Sharon Stone ha avuto fortuna: Jerry Saltz, il critico (e premio Pulitzer) della rivista New York ne apprezza il lavoro, esposto in questi giorni alla galleria C Parker di Greenwich in Connecticut dove ogni tela vende sull’ordine dei 50 mila dollari. Sharon ha ricevuto la giornalista del Times senza trucco, i capelli biondi viranti di grigio. “Sto candendo a pezzi -dice con un pizzico di civetteria- quando esco la sera mi devo rimettere insieme con la colla”. Quanto alla sua vita amorosa: “Sono anni che non mi innamoro e sarei al settimo cielo di avere una relazione. Vero è che passo troppo tempo a dipingere, ma può sempre succedere”. Le esperienze su Tinder, su cui cerca l’amore e non il sesso (“perché quello lo trovi anche al supermarket”) non sono sempre state felici: un uomo che aveva cominciato a frequentare online si è rivelato avere la fedina penale sporca, un’altro era dipendente dall’eroina. Inizialmente Bumble (un’altra piattaforma di dating) l’aveva bloccata ritenendo il suo profilo non autentico. Due esperienze positive, ma siccome c’era il Covid, non si sono mai incontrati: “Per loro sono stata una specie di terapista”. 

Fonte : Sky Tg24