Patria di deliziosi cibi da passeggio, spesso protagonisti nell’animazione locale, il Giappone può contare su una delle più prestigiose tradizioni culinare al mondo. C’è però un aspetto forse meno nobile ma, se possibile, ancora più autenticamente nipponico fatto di snack e bevande impacchettati in involucri sgargianti e radunati con ordine sugli scaffali dei konbini, i minimarket del Sol Levante aperti 24 ore su 24. Diffusi in tutto l’Estremo Oriente, i konbini hanno nel Giappone il loro centro nevralgico: se ne contano circa 60.000 in tutto l’arcipelago.
La crasi dietro al loro nome, quella di convenience store, ossia “negozio di comodità”, rappresenta molto bene la percezione che si ha di attività capaci di offrire, oltre al semplice cibo, funzioni estremamente utili come telefono, fax, internet, angoli ristorazione, piatti caldi. In breve la quintessenza del nonluogo nipponico, dove godono della medesima esperienza il salaryman di Tokyo così come l’agricoltore dell’Hokkaido. Partendo da questi spazi simbolo della quotidianità, scopriamo quindi cinque snack per capire il Giappone contemporaneo.
Fonte : Wired