Nella Giornata della Memoria ci sono stati diversi cortei pro Palestina in Italia, da nord a sud. Per ragioni di sicurezza diverse questure avevano chiesto il rinvio delle manifestazioni, dopo l’indicazione arrivata direttamente dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. Tra le città coinvolte ci sono Roma, Milano, Napoli, Cagliari, Trento e Bologna: l’associazione palestinesi d’Italia si era adeguata rinviando le manifestazioni al 28 gennaio mentre altre sono ugualmente scese in strada senza avere l’autorizzazione per farlo, arrivando a fronteggiare polizia e carabinieri, presenti in assetto antisommossa.
Tensioni al corteo di Milano, carica di polizia e carabinieri: il video
Attimi di tensione e carica delle forze dell’ordine a Milano. Come riporta MilanoToday è successo in via Padova, dove il corteo pro Palestina (vietato dalla questura) stava cercando di forzare il cordone di polizia e carabinieri. Tutto è accaduto alle 16.45, quasi due ore dopo l’inizio della manifestazione. Diverse le associazioni che hanno deciso di aderire al corteo nonostante il divieto arrivato ieri dal Viminale. Tra queste i Giovani palestinesi, mentre l’Associazione palestinesi in Italia ha rinviato a domani.
La folla si è riversata in strada con decine di bandiere e striscioni. Secondo quanto affermato dalle forze dell’ordine presenti, dovrebbero essere oltre 1.200 i partecipanti. Il corteo, che avrebbe dovuto proseguire per via Padova, Agordat terminando all’Anfiteatro Martesana, è stato bloccato dopo pochi metri da un cordone di carabinieri in uniforme antisommossa. La situazione è rimasta in stallo per quasi due ore. Poi è arrivata la carica di alleggerimento. Non risultano feriti gravi.
Manifestazioni a Roma, Torino, Bologna, Cagliari e Trento
Circa mille persone sono scese in piazza a Roma per il sit in pro-Palestina, nonostante la prescrizione da parte della Questura a rinviare la manifestazione. I partecipanti sono radunati a piazza Vittorio Emanuele dove, alle 15, era stato indetto il corteo che si sarebbe dovuto concludere a San Giovanni.
In 300 persone hanno partecipato alla manifestazione pro Palestina a Cagliari e si sono sistemate tra i gradini di accesso alla piazza Nazzari e via Sant’Alenixedda. Tutta la zona è stata circondata dalle forze dell’ordine e interdetta al traffico delle auto.
La Questura di Cagliari aveva rigettato la richiesta in quanto “la manifestazione preavvisata potrebbe assumere connotazioni lesive, sotto l’aspetto formale organizzativo e contenutistico, del valore nazionale che la Repubblica Italiana ha attribuito con la legge allo spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi razziali, nonché di condanna alla persecuzione del popolo ebraico”.
Nonostante il divieto alcune decine di persone si sono date appuntamento questo pomeriggio in piazza Castello, nel centro di Torino, per una manifestazione pro Palestina e “contro i genocidi”. I manifestanti per protestare contro la circolare che vieta manifestazione pro palestinese oggi Giornata della Memoria hanno messo del nastro nero sulle loro bocche. E hanno distribuito volantini in cui si spiega che in “Palestina il bilancio umano è terribile con circa 30mila morti e quasi 60mila feriti dal 7 ottobre. Più del 70% delle vittime sono donne e bambini”.
I pro Palestina sfidano la Questura e scendono in piazza comunque, nonostante il divieto. “Anche a Trento la questura ha vietato la manifestazione per la Palestina nel Giorno della memoria. Come in altre città italiane scenderemo lo stesso in piazza contro i genocidi di ieri e contro quelli di oggi, perché abbiamo memoria”. Lo ha scritto proprio “Controcultura: Spazio aperto Be.Brecht” di Trento sul proprio canale Telegram. L’associazione sembra dunque che abbia deciso di ignorare il provvedimento che ieri non ha autorizzato il corteo in programma per oggi, dando appuntamento agli attivisti alle 16 in piazza Duomo.
“Al fianco della resistenza palestinese” e “Mai più significa mai più per nessuno” sono gli slogan che a Bologna hanno accompagnato alcuni attivisti nel presidio pro Gaza e contro Israele del pomeriggio di oggi, sabato 27 gennaio. Anche qui la direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stata ignorata.
Fonte : Today