Nel Giorno della Memoria l’Università Statale di Milano ha voluto conferire la laurea magistrale honoris causa in Scienze storiche a Liliana Segre. La senatrice a vita ha commentato: “Viviamo un tempo al di fuori di queste mura di ottimismo di cui mi viene difficile partecipare. Mi consigliano le amiche di restare a casa in questo periodo di nuovo antisemitismo, che in confronto al passato è una sala da pranzo. Come da bambina chiedevo perché non dovevo uscire e farmi vedere, anche oggi lo chiedo”.
Il rettore dell’università milanese, Elio Franzini, ha spiegato che il riconoscimento è stato dato alla senatrice a vita “per aver offerto alla ricerca storica la sua straordinaria testimonianza. Per aver dato alle nuove generazioni gli strumenti per comprendere avvenimento fondamentali del nostro passato”. “Siate desti e vegliate” – dice il rettore citando Doktor Faustus di Thomas Mann – per non cadere “nella separatezza che uccide”.
Anche Marco Cuzzi, professore di Storia contemporanea, ha dato il proprio contributo sottolineando che Liliana Segre “si è battuta contro tutte le indifferenze che ci dominano, e rischiano di dominare in particolar modo i più giovani: indifferenza verso un antisemitismo che sta crescendo tanto nel nostro paese quanto in tutta Europa”.
Contestazioni fuori dall’università a Milano: “Basta con l’olocausto palestinese”
Nel frattempo, fuori dalla Statale gli attivisti di diverse organizzazioni hanno manifestato con striscioni per chiedere lo stop al genocidio a Gaza. Uno striscione con la bandiera della Palestina è stato srotolato davanti all’ateneo. Sopra stampata a caratteri cubitali la scritta: “Basta con l’olocausto sionista contro il popolo palestinese”. Si tratta degli attivisti del gruppo “Solidali con la Palestina”.
Un altro gruppi di attivisti, questa volta del collettivo “Cambiare rotta”, ha mostrato un secondo striscione con la scritta “L’indifferenza uccide, il sionismo pure: stop al genocidio in Palestina. Fuori l’Italia dalla Nato. No missione nel Mar Rosso”. Sui social i giovani di “Cambiare rotta” spiegano: “Anche oggi abbiamo ribadito che riteniamo inaccettabile la strumentalizzazione di questa giornata a opera della Statale che, mentre parla di memoria, continua a sostenere attivamente il genocidio del popolo palestinese perpetrato da Israele”.
“Quella della Statale – continuano gli attivisti -, di tutto l’attuale modello universitario e della ministra Bernini, è la stessa vergognosa ipocrisia di un’intera classe politica, dalla destra reazionaria al governo alle false opposizioni del centrosinistra, che mentre agita i ‘valori’ della Giornata della Memoria ha ratificato la proroga dell’invio di armi in Ucraina, si prepara a scendere in guerra a fianco di Israele nell’operazione Mar Rosso”.
Fonte : Today