Screenshoot da Twitter, alcuni trattori hanno provato a bloccare la rotatoria ad Orte già nella mattinata di ieri.
Continua il presidio organizzato nella mattina di oggi, sabato 27 gennaio, ad Orte dove sono arrivate diverse decine di trattori guidati dagli agricoltori. Per far sentire la loro protesta, hanno deciso di arrivare con almeno un centinaio di mezzi agricoli e di occupare la rotatoria all’uscita del casello, bloccando sia l’ingresso che l’uscita dell’autostrada A1, nel tratto che collega la capitale a Firenze. La conseguenza immediata è stata la formazione di lunghe code di traffico al chilometro 491.3, per cui Autostrade è stata costretta a chiudere il casello di Orte e a pubblicare un avviso online.
Le ragioni della protesta
L’appuntamento dei trattori, verso le ore 10, è diventato un presidio destinato a non finire presto. Sul posto, a protesta iniziata, sono arrivati gli agenti della polizia stradale di Orvieto, poco distante, insieme a colleghi provenienti da altre zone. Come si legge nella sezione dedicata alle news, per evitare di restare bloccati in coda, l’uscita consigliata per chi arriva da Firenze è quella di Attigliano, mentre per chi proviene da Roma è suggerita quella di Magliano Sabina.
Le ragioni della protesta
Da qualche giorno nel Viterbese gli agricoltori hanno messo in atto azioni simili per cercare di essere ascoltati. Oggi, per la stessa ragione, hanno colpito un punto nevralgico della linea autostradale che attraversa l’Italia. Si contano più di 100 trattori, tutti intorno alla rotatoria: hanno annunciato che il presidio continuerà ad oltranza e proprio al centro della rotatoria è stata allestita una cucina da campo. “Vogliamo farci sentire, ma il Governo ci offusca, offusca l’informazione – dice Antonio Felici, coordinatore della protesta, all’agenzia Ansa – vogliamo spiegare le ragioni della nostra agitazione”.
Fonte : Fanpage