Un algoritmo usato dal governo dello stato indiano dell’Haryana per semplificare le richieste dei cittadini riguardanti il welfare, ha erroneamente indicato diverse migliaia di persone, soprattutto anziani, come morte. Questi cittadini non ricevono più le loro pensioni e non possono accedere ai servizi, finché non dimostrano di essere vivi
Chandigarh (AsiaNews/Agenzie) – Un algoritmo sviluppato dal governo dello stato indiano di Haryana – nell’India settentrionale – per verificare se le persone possano avere o meno accesso ai servizi di welfare e alle pensioni, ha “ucciso” diversi suoi abitanti. Sono infatti migliaia gli abitanti dichiarati erroneamente morti dal sistema operativo e che stanno facendo di tutto per dimostrare che sono ancora vivi. Perché non stanno ricevendo la pensione né possono aver alcun servizio primario. Tra le “vittime” dell’algoritmo c’è il 102enne Dhuli Chand, che ha organizzato un finto corteo nuziale solo per dimostrare ai funzionari della sua città, di essere vivo. Durante il corteo infatti sedeva su un carro con in mano un cartello che diceva, nel dialetto locale, “thara foofa zinda hai”, ovvero “sono ancora vivo”. L’anziano ha dovuto organizzare questa elaborata esibizione dopo che sei mesi prima aveva improvvisamente smesso di ricevere la sua pensione mensile di circa 2.750 rupie perché era stato dichiarato “morto” nei registri del governo. L’intoppo burocratico per lui e per quasi 300 mila residenti dello stato, si è verificato dopo che Haryana ha iniziato a utilizzare il Family Identity Data Repository un database per determinare l’ammissibilità delle richieste al welfare dello stato.
“Siamo andati agli uffici distrettuali almeno 10 volte, di cui cinque volte anche lui Chand”, ha detto il nipote Naresh. “Anche dopo diversi tentativi di correggere questa anomalia negli uffici governativi e dopo aver presentato una denuncia formale, non è successo nulla”.
Secondo i dati – non ufficialmente riconosciuti dal governo della regione – sono circa 277.115 i cittadini anziani e 52.479 le donne vedove che sono stati dichiarati morti e hanno perso la pensione o l’indennità, da quando l’algoritmo è stato introdotto nel 2020.
I funzionari statali insistono sul fatto che il programma rimane uno strumento efficace nell’elaborazione delle richieste di welfare: “Questo sistema sta facilitando e migliorando la fornitura di servizi ai beneficiari e prevenendo perdite attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico”, ha detto Sofia Dahiya, segretaria del Dipartimento informazioni sulle risorse per i cittadini dello stato.
Dopo che il “corteo nuziale” di Chand ha fatto notizia, migliaia di persone hanno affollato gli uffici distrettuali del dipartimento di assistenza sociale dell’Haryana. In risposta, il governo ha aperto uffici reclami in tutto l’Haryana. Il primo ministro dell’Haryana Manohar Lal Khattar ha aggiunto che a a 44 mila su 63 mila beneficiari le cui pensioni sono state sospese per errore, sono stati successivamente rimborsati. Khattar afferma che da allora il governo ha corretto la maggior parte dei documenti errati. Ma stando ai resoconti delle indagini giornalistiche locali, sono migliaia ancora i cittadini senza servizi e pensioni.
In foto: Dhuli Chand, 102 anni
Fonte : Asia