C’è un sospettato per l’omicidio di Mario Palma, l’81enne trovato morto lo scorso 19 novembre 2023 all’interno della sua abitazione in via Mario Gigante, a Napoli. Nelle scorse ore i carabinieri hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, disposto dalla procura del capoluogo, nei confronti di un 28enne, parente della vittima, ora accusato del reato di omicidio aggravato. La svolta è arrivata grazie ai campioni tipizzati nella Banca Dati Nazionali del Dna. Per la prima volta in Italia, è stata utilizzata questa tipologia di prova genetica per l’identificazione di un presunto assassino.
Il pensionato 81enne, viveva solo e non aveva figli. A dare l’allarme era stata una vicina di casa dopo aver visto delle macchie di sangue nei pressi della porta d’ingresso. La donna aveva quindi telefonato al fratello della vittima, che a sua volta aveva allertato i carabinieri. Il cadavere di Palma era stato trovato in una pozza di sangue col volto sul pavimento. L’anziano sarebbe stato accoltellato più volte: al viso e al collo. Sul luogo del delitto erano state isolate tracce ematiche, biologiche e papillari del presunto omicida. Il sospettato sarebbe un pronipote della vittima.
Secondo gli inquirenti l’assassino avrebbe ucciso l’anziano con 92 coltellate dopo aver consumato sigarette e caffè in cucina. Ben 70 fendenti si sono concentrati sul volto della vittima. Una vera e propria furia “al solo fine di sfregiare il viso ed infliggere sofferenze” a Mario Palma, è quanto sostenuto dalla procura di Napoli nel decreto di fermo emesso d’urgenza ed eseguito dai carabinieri.
Una volta raccolte alcune tracce e le impronte digitali sul posto, “l’inserimento del profilo genetico estrapolato” all’interno della banca dati nazionale del DNA “ha permesso di accertarne la corrispondenza con quello già censito”, fa sapere la procura.
Fonte : Today