“L’esecuzione più violenta che abbiamo mai visto”: parlano i testimoni della morte di Kenneth Smith

Alcune persone che hanno assistito all’esecuzione di Kenneth Eugene Smith, il primo uomo a essere giustiziato in Alabama con il metodo dell’ipossia da azoto, hanno raccontato ai media gli ultimi istanti di vita del 58enne. “I presenti erano tutti sotto shock”, ha detto un giornalista statunitense. Smith era stato condannato per un omicidio del 1988, nel 2022 era sopravvissuto a una precedente esecuzione.

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L’esecuzione del 58enne Kenneth Eugene Smith, il primo uomo a essere giustiziato in Alabama e negli Stati Uniti con il metodo dell’ipossia da azoto, è durata 22 minuti ed è stata definita dai presenti come uno “spettacolo horror”, la “più violenta” a cui hanno mai avuto occasione di assistere.

La scorsa notte il 58enne, condannato per un omicidio commesso nel 1988, è morto intorno alle 20.25, ora locale, inalando azoto puro da una maschera che gli era stata fissata al volto, dopo essere stato legato al lettino che si trova nella camera delle esecuzioni nella prigione di William C. Holman ad Atmore.

Alcuni esperti interpellati sul nuovo metodo di esecuzione, introdotto nello Stato nel 2018, che ha generato un grande dibattito nelle scorse settimane, avevano detto che l’uomo avrebbe perso conoscenza dopo pochi secondi. Ma la scorsa notte ci sono voluti circa sette minuti perché svenisse e altri 15 prima che fosse dichiarato il decesso.

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Kenneth Eugene Smith, 58 anni

Kenneth Eugene Smith, 58 anni

Il racconto dei testimoni

Il giornalista Lee Hedgepeth, intervistato dalla Bbc, era tra i presenti. Al quotidiano ha raccontato: “Sono stato a quattro precedenti esecuzioni e non ho mai visto un condannato dimenarsi come ha fatto Smith durante l’inalazione del gas”. Hedgepeth era seduto accanto alla moglie del condannato, Deanna. Quando il gas ha cominciato a fluire nella maschera, intorno alle 19.53, il detenuto ha sorriso, si è rivolto alla sua famiglia facendo il segno del cuore con la mano sinistra prima di dichiarare: “Stasera l’Alabama fa sì che l’umanità faccia un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce”.

Dopo poco tempo però Smith ha cominciato ad ansimare rumorosamente, a strattonare le cinghie e anche a cercare di trattenere il respiro per evitare di inalare l’azoto attraverso la maschera che gli copriva il viso. Il giornalista ha raccontato di aver visto a quel punto la moglie di Smith “singhiozzare“. La donna ha anche chiamato il marito, mentre l’uomo era preso da violenti spasmi. Hedgepeth ha detto inoltre che quella di Smith è stata l'”esecuzione più violenta” a cui abbia mai assistito: “I presenti erano tutti sotto shock“.  Nessun medico era presente nella camera insieme al condannato, è arrivato circa 20 minuti dopo l’inizio dell’esecuzione per dichiarare l’avvenuto decesso.

Anche un amico e guida spirituale dell’assassino, Jeff Hood, durante una conferenza stampa ha descritto la morte di Smith come la “cosa peggiore” che avesse mai visto, sostenendo che anche i funzionari della prigione sono rimasti shockati per la violenza dell’esecuzione e perché l’uomo sarebbe morto molto più lentamente del previsto. “Un male incredibile si è scatenato stasera in Alabama. È stata una tortura“, ha aggiunto Hood.

Jeff Hood, amico e guida spirituale di Kenneth Smith.

Jeff Hood, amico e guida spirituale di Kenneth Smith.

All’esecuzione erano presenti anche i figli della sua vittima, la 45enne Elizabeth Sennett. In una conferenza stampa organizzata dopo l’esecuzione Mike Sennet ha dichiarato: “Qui oggi non è successo niente che riporterà indietro la mamma, ma siamo sollevati che sia finita”.

Il figlio della 45enne Elizabeth Sennett, Mike.

Il figlio della 45enne Elizabeth Sennett, Mike.

La condanna di Smith e il dibattito sull’esecuzione con l’azoto

La crudeltà del metodo scelto per giustiziare il 58enne è stato contestato da molti e ha scatenato un grande dibattito internazionale, sia prima che dopo l’esecuzione di Smith, definito una “cavia” per testare la procedura dell’ipossia di azoto, mai utilizzata prima. Le autorità della prigione dell’Alabama hanno invece sostenuto che l’esecuzione è andata secondo i piani e hanno detto di non aver visto “niente di straordinario rispetto a quello che ci si aspettava”. Hanno poi definito il nuovo metodo come “efficace e umano“.

Kenneth Eugene Smith, 58 anni, era stato messo a morte per l’omicidio della moglie del predicatore Charles Sennet, la 45enne Elizabeth Sennett, avvenuto nel 1988 e commissionatogli proprio dal marito della donna, morto suicida quando il complotto assicurativo che aveva tentato di mettere in piedi venne scoperto. Smith, all’epoca 22enne, venne assoldato insieme a un’altro uomo, John Forrest Parker, giustiziato nel 2010. I due ricevettero mille dollari a testa.

La condanna iniziale di Smith, del 1989, venne annullata in appello, ma nel 1996 fu nuovamente processato e condannato a morte. Tuttavia, il 58enne era sopravvissuto a un’iniezione letale fallita nel 2022, quando il personale medico non era riuscito a trovare una vena in cui inserire l’ago. Per tentare di fermare quanto avvenuto questa notte erano stati rivolti anche diversi appelli alla Corte Suprema statale, visto che il metodo sarebbe contrario dell’ottavo emendamento che vieta le pene crudeli. I giudici tuttavia hanno votato per mandare avanti la procedura che le Nazioni Unite hanno definito “tortura“. L’uccisione mediante ipossia da azoto, sperimentata giovedì sera per la prima volta sull’uomo, nel 2020 è stata vietata per abbattere gli animali.

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Fonte : Fanpage