Gatto di Nino Frassica, la sua scomparsa è il true crime del secolo

L’ultima tappa della storia del gatto di Nino Frassica, che potremmo intitolare Gone Gatto Hiro Gone è recentissima: in un video iniziato a circolare nelle ultime ore si vede Barbara Exignotis, moglie dell’attore, inveire contro i vicini di casa ritenuti colpevoli di aver sottratto l’amato gatto Hiro. Ma riavvolgiamo un po’ il nastro: tutta la vicenda parte lo scorso settembre, quando Frassica, che si trova a Spoleto per girare le nuove puntate della fiction di Rai 1 Don Matteo, e la moglie Exignotis denunciano la scomparsa del loro felino, con tanto di città tappezzata di volantini, cani molecolari impiegati nella ricerca e una ricompensa arrivata a 10mila euro per chi riportasse a casa sano e salvo l’adorato animale domestico. Fin qui un comportamento da padroni molto premurosi (e decisamente facoltosi). Ma nel corso dei mesi emergono dettagli a dir poco anomali.

La situazione precipita

Frassica, la moglie e la figlia di lei, infatti, iniziano a covare pesanti sospetti, facendosi prendere da una specie di mania alla True Detective: Spoleto Country. Innanzitutto avrebbero accusato l’anziana vicina di casa, appunto, di aver fatto scappare Hiro il quale, uscito di casa propria attraverso i tetti, si sarebbe intrufolato da una finestra aperta nella casa della vicina, la quale l’avrebbe scacciato dalla porta di casa, favorendone la scomparsa. È proprio a questa signora che Exignotis avrebbe rivolto frasi di gravità assoluta, ora riportati nel video diffuso dalla trasmissione di Rete 4 Fuori dal coro: la donna avrebbe lanciato dei sassi verso la finestra dell’anziana vicina, per poi lanciare improperi e minacce come “La pagherete”, “Fot**i in c**o”, “Put**na di m*rda”. Secondo quanto riportato da La Stampa in altri video dei mesi scorsi la donna avrebbe pronunciato anche altre cose ancora più gravi: “Questa vecchia di m*rda, ha passato la guerra. Invece di tanti ebrei non potevano deportare lei? A testa in giù, altro che Mussolini, a testa in giù“.

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Le accuse su Instagram

Subito dopo, Exignotis è ricorsa a una diretta su Instagram, sempre accompagnata dalla figlia, per scusarsi delle “frasi indicibili” e per poi ammettere di “prendere Xanax e Prozac e di bere birra” per superare il dolore dell’assenza di Hiro. Ma non finisce qui: fin da subito, infatti, Frassica e la moglie avrebbero accusato un’altra famiglia di vicini di trattenere il gatto nella loro abitazione, specificando addirittura il loro indirizzo di casa e spingendo qualche avventuroso a cercare a sua volta di recuperare il felino, anche spinto dalla lauta ricompensa. Per tutto questo Frassica, Exignotis e la figlia risulterebbero ora indagati dalla procura di Spoleto, con reati anche piuttosto gravi: istigazione a delinquere, diffamazione aggravata, violenza privata, stalking e violazione di domicilio le ipotesi che vagliate al momento (Frassica avrebbe cercato più volte di introdursi nella casa di questi vicini, talvolta anche fingendo che il gatto fosse stato ritrovato ma in realtà con l’intenzione di perlustrarne la cantina).

I tratti bizzarri di questa vicenda hanno attirato persino l’attenzione del quotidiano britannico Guardian, perché d’altronde sono queste le storie di eccellenza italiana per cui vorremmo fregiarci in tutto il mondo, altro che Open to Meraviglia: “Mentre la scomparsa di Hiro getta un’ombra sulla città. la solidarietà ha lasciato presto spazio all’animosità, specialmente dopo che due famiglie locali sostengono di essere state accusate da Frassica, la moglie e la figlia di essere coinvolte nella sparizione del gatto“, si legge sul celebre newspaper. Nino Frassica, attore di lunghissima data, apprezzato fin dagli esordi con Renzo Arbore, è ancora oggi impegnatissimo: oltre a Don Matteo, di cui è colonna portata fin dalla prima stagione, partecipa a Che tempo che fa di Fabio Fazio sul canale Nove ed è anche attualmente al cinema con la nuova commedia di Leonardo Pieraccioni Pare piuttosto Parigi.

L’ossessività e gli scatti d’ira che paiono caratterizzare lui e la sua famiglia in questa vicenda del gatto Hiro gettano tutta una nuova luce sul suo personaggio, anche se pare che al momento la sua rispettabilità pubblica non ne sia stata intaccata. A Spoleto, piuttosto, il Comune era pronto ad assegnargli le chiavi della città, riconoscimento previsto per febbraio ma che ora è circondato dalle polemiche. Nel frattempo c’è chi spera in alti dirigenti di piattaforme di streaming già allertati per trasformare questa peculiare vicenda in una docuserie true crime altrettanto avvincente, tipo Inventing Hiro. E ovviamente che, prima o poi, il povero Hiro torni a casa.

Fonte : Wired