iOs 17.4 sarà uno degli aggiornamenti più corposi e significativi degli ultimi periodi, perché introdurrà in Europa i grandi cambiamenti richiesti dalla Commissione europea per conformarsi al Dma. Quindi, sarà possibile installare store di applicazioni esterne (incluso Epic Games Store con Fortnite), scegliere un browser alternativo non basato su WebKit al momento della configurazione di iPhone o iPad e sfruttare sistemi di pagamento alternativi a Apple Pay quando si utilizza l’nfc per i pagamenti sicuri contactless. La versione beta per sviluppatori appena diffusa nasconde anche altre primizie, ecco cinque novità di iOs 17.4 da conoscere.
- Siri legge in altre lingue in modo non goffo come in precedenza, si può attivare l’opzione in Impostazioni > Siri e ricerca > Messaggi con Siri, scegliendo poi la o le lingue da aggiungere a quella principale per evitare risultati spesso tragicomici.
- Protezione del dispositivo rubato, una delle funzioni più apprezzate di iOs 17.3 (funziona così) ora permette di impostare un ritardo di sicurezza nella modifica di impostazioni cruciali e sensibili in ogni momento e non solo quando si è lontani dai luoghi in cui si bazzica di solito tra lavoro e vita privata.
- Nuove emoji Unicode 15.1 ovvero quelle introdotte lo scorso giugno, fanno la loro prima comparsa, includendo per esempio la testa che annuisce o si scuote per dire no, la catena spezzata, la fenice, il lime o il fungo commestibile.
- Apple Podcasts si avvale di una tecnologia che permette di trascrivere automaticamente gli episodi dopo la loro pubblicazione sulla piattaforma, così da poter leggere quel che si sta ascoltando.
- Safari accoglie un piccolo restyling con la barra di ricerca che risulta più larga rispetto in precedenza, così da risultare più comodo anche da utilizzare.
Attualmente, iOs 17.4 è in versione beta per sviluppatori, il prossimo passaggio sarà il rilascio della versione beta pubblica tra domani e la prossima settimana. La versione definitiva è ancora lontana, si farà attendere fino al prossimo marzo.
Fonte : Wired