Marine Le Pen scarica l’Afd tedesca: “Divisioni palesi”

Gli ultimi sondaggi politici in vista delle elezioni europee di giugno danno i sovranisti del continente in netta ascesa. Se si votasse oggi, Identità e democrazia (Id), il gruppo di cui fa parte la Lega, sarebbe la terza forza politica del Parlamento Ue. Ma l’alleanza rischia di perdere uno dei suoi membri più importanti, i tedeschi dell’Afd. Marine Le Pen, leader della destra francese e azionista di maggioranza di Id, ha ammesso che esistono “divisioni palesi” con gli attuali alleati di Germania. E ha alluso alla possibilità di prendere strade diverse. Un’eventualità che potrebbe avere effetti sia sul futuro ruolo della Lega in Europa, sia per i conservatori di Giorgia Meloni. 

Che tra il Rassemblement national (il partito di Le Pen) e l’Afd non corresse buon sangue era noto. Anche diversi leghisti hanno mal digerito in questi anni le posizioni pro-austerity e anti-italiane dell’ultradestra tedesca. Adesso, a meno di sei mesi dal voto europeo, i nodi potrebbero venire al pettine. Le parole di Le Pen sullo scandalo che ha colpito l’Afd in queste settimane sanno di presa di distanza. A chi le chiedeva un parere sul piano per la deportazione di migranti, anche con passaporto tedesco, in Nordafrica che alcuni politici dell’Afd avrebbero discusso in una riunione con esponenti neonazisti, la leader francese ha espresso una netta condanna: “Non sono assolutamente d’accordo con la proposta che sarebbe stata discussa o che sarebbe stata decisa nel quadro di questo incontro”, ha detto. 

Quanto al futuro di Id, Le Pen ha ammesso che ci sono “divisioni palesi con l’Afd” e ha avvertito che bisognerà “discutere insieme differenze così importanti e vedere se queste differenze avranno o meno conseguenze sulla nostra capacità di allearci nello stesso gruppo”. Senza i tedeschi, il gruppo dei sovranisti perderebbe 20 seggi sui 91 che, stando a un sondaggio dell’Ecfr, potrebbe ottenere l’attuale alleanza di Id. 

Ma al di là dei numeri, la questione centrale per Le Pen è smarcarsi dal cordone sanitario che pesa sul suo gruppo in Europa. La leader francese sta cercando da tempo di accreditare se stessa e il suo partito come una forza politica di destra, ma moderata. Il sogno di Le Pen è essere eletta presidente della Repubblica in patria, ma questo sogno passa anche dalle alleanze europee. Il modello potrebbe essere quello di Meloni, che con i conservatori potrebbe diventare un pezzo (interno o esterno) della futura maggioranza di governo in Ue. Ecco perché qualcuno parla di una possibile convergenza tra le due regine della destra europea. Una convergenza che potrebbe irritare, e non poco, Matteo Salvini.

Fonte : Today