Airc, tornano le arance della salute per la ricerca sul cancro

Ma perché proprio le arance? La campagna di Airc promuove lo stile di vita sano come mezzo per ridurre il rischio di cancro e questo frutto, ricco di vitamine e antiossidanti è il simbolo perfetto per portare avanti un messaggio del genere. Numerose ricerche evidenziano, infatti, che fino al 40% dei nuovi casi di tumore può essere prevenuto mediante la modifica di abitudini dannose, come il fumo, insieme a un regolare esercizio fisico e una dieta bilanciata. Alcuni dati sulla popolazione residente in Italia hanno mostrato che un terzo circa degli adulti ha fattori di rischio per lo sviluppo di un cancro. Il 33% circa delle persone è in sovrappeso e il 10% obeso, il 31% è sedentario e il 24% fuma. I numeri più preoccupanti riguardano i bambini in età scolare: il 39% circa è in sovrappeso e, di questi, il 17% è obeso. Si tratta di cifre tra le più alte in Europa, dovute principalmente a un’insufficiente attività fisica e a un’alimentazione che si è allontanata dai principi della dieta mediterranea.

Grazie a iniziative come questa la Fondazione ha svolto un ruolo significativo nel progresso della ricerca oncologica in Italia. Nel 2024 ha investito complessivamente oltre 143 milioni di euro, destinati a 695 progetti di ricerca, 93 borse di studio e 15 programmi speciali di ricerca. Questo sostegno finanziario ha contribuito al successo di numerosi progetti, tra cui l’ultima scoperta che riguarda il tumore al colon. I ricercatori dell’Università di Torino e dell’Ifom – l’Istituto di oncologia molecolare della Fondazione –, sotto la guida del genetista Alberto Bardelli, hanno individuato che la tossina batterica colibactina, presente in alcuni tumori intestinali, può rendere il cancro resistente alle cure. Lo studio, pubblicato sulla rivista “Cell reports medicine”, offre una comprensione più approfondita sul motivo per cui alcuni tumori al colon-retto non rispondono alla chemioterapia e suggerisce possibili basi per la selezione di trattamenti personalizzati.

Per l’inizio del 2024 Airc ha pensato anche a molte altre iniziative per questa campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi. A partire dal 2 febbraio, numerosi punti vendita della grande distribuzione e della distribuzione organizzata si uniscono per sostenere la ricerca. Per ogni reticella di “Arance rosse per la Ricerca” acquistata, Airc riceverà 50 centesimi di euro. Anche la nazionale under 20 di calcio italiano, con il patrocinio della Figc, si impegna attivamente nella campagna, con l’iniziativa “Un gol per la ricerca”. I giovani talenti della nazionale Giacomo Faticanti, Luis Hasa, Alessandro Marcadelli, Filippo Missori, Niccolò Pisilli e Filippo Terraciano, diretti dal mister Alberto Bollini, si sono confrontati dal dischetto degli undici metri a suon di gol per dimostrare la loro preparazione su sana alimentazione, comportamenti da evitare e ruolo dell’attività fisica.

Fonte : Wired