Tutte le nuove funzioni sui Pixel di Google

Big G ha comunicato una serie di importanti aggiornamenti per i suoi Google Pixel con l’appuntamento chiamato Feature Drop 2024: a partire da oggi 25 gennaio si potranno iniziare a sfruttare alcune delle inedite funzionalità basate sull’intelligenza artificiale che interessano in modo particolare i due top di gamma Pixel 8 e Pixel 8 Pro, peraltro protagonisti anche in una nuova sfumatura speciale verde menta. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle novità e la compatibilità con i vari modelli in catalogo.

Il fulcro del Feature Drop 2024 è quello di rendere lo smartphone più utile e reattivo nelle ricerche e nell’interazione quotidiana, sfruttando l’AI come chiave per rendere più veloce e rapida l’esperienza. Ci sarebbe anche la possibilità di sfruttare i nuovi Pixel 8 e 8 Pro per rilevare la temperatura corporea scansionando la fronte, ma per il momento la novità è limitata agli Stati Uniti. Per quanto riguarda le altre funzionalità:

  • Cerchia e cerca – la nuova funzione presentata da Google qualche giorno fa, che introduce una nuova modalità di ricerca disponibile su qualsiasi app o contenuto aperto, disegnando un circoletto attorno all’elemento (oggetto, scritta, prodotto) così da riconoscerlo tramite AI e ritrovarlo sul web. Arriverà il 31 gennaio sui Pixel 8 e 8 Pro
  • Smart Compose – Disponibile da subito sui Pixel 6 in poi (su Pixel 8 il tutto avviene sul dispositivo grazie al modello Gemini Nano) per migliorare la generazione di testi di qualsiasi tono e stile da quelli più professionali a quelli concisi e rapidi.
  • Photomoji personali – in Google Messaggi si potranno creare reazioni stile adesivo realizzati a partire dalle foto personali, sfruttando l’AI. Tutte le creazioni saranno salvate in una scheda dedicata, così da poter essere riutilizzate facilmente. Funzionerà da Pixel 3a in su.
  • Quick Share – precedentemente nota come Nearby Share, consente di condividere rapidamente immagini, file e testi nell’ecosistema Android (dalla versione 6 in su), Chromebook e Windows.

Fonte : Wired