Nuovi attacchi Houthi nel Mar Rosso: le reazioni di Germania, Francia e Italia

Nuovi attacchi dei ribelli Houthi contro navi cargo nel Mar Rosso. “Gli Houthi hanno lanciato tre missili contro due navi mercantili nel Mar Rosso meridionale”, ha dichiarato il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. “Un missile ha fallito il bersaglio” e “gli altri due sono stati abbattuti da un cacciatorpediniere della marina americana”.

Cosa sappiamo

I missili sono stati lanciati “verso la nave portacontainer M/V Maersk Detroit, battente bandiera statunitense” ha specificato il Comando centrale degli Stati Uniti senza menzionare la seconda nave presa di mira. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni.

Questo nuovo atto secondo Kirby “sottolinea che gli Houthi intendono ancora condurre questi attacchi, il che significa che ovviamente dovremo fare quello che dobbiamo fare per proteggere quelle spedizioni”, ribadendo che gli attacchi Usa contro le milizie filoiraniane in Iraq e gli Houthi “sono atti di autodifesa”.

La minaccia degli Houthi dopo i raid di Usa e Gb: “Gli attacchi non saranno senza risposta”

Secondo il Financial Times gli Stati Uniti avrebbero chiesto alla Cina di esortare l’Iran a tenere a freno i ribelli Houthi, registrando pochi segnali di aiuto da parte di Pechino.

Berlino: “Da attacchi Houthi impatto anche su Tesla in Germania”

Nel frattempo crescono le preoccupazioni per i trasporti marittimi e per le possibili ricadute sull’inflazione e sulle catene di approvvigionamento in Europa (ne abbiamo parlato qui). “Gli attacchi degli Houthi stanno avendo un impatto sulle catene di approvvigionamento globali – ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock -. Anche a Brandeburgo, Tesla ha annunciato un arresto temporaneo della produzione, poiché le navi con i componenti devono fare una deviazione via Sudafrica”.

Cellulari, tv, benzina e bollette: tutti i prodotti a rischio stangata per la crisi nel Mar Rosso

Baerbock ha poi annunciato che la Germania ha “intenzione di partecipare alla missione dell’Ue per proteggere le navi nel Mar Rosso. Questa missione difensiva non darà il via ad attacchi contro lo Yemen, ma mira a sostenere il diritto individuale e collettivo all’autodifesa”.

Francia: “Continueremo a contribuire alla sicurezza marittima nella zona”

La Francia ha nuovamente condannato gli attacchi condotti dagli Houti contro le navi commerciali nel Mar Rosso “che rappresentano una violazione ai diritti e alla libertà di navigazione” si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri. “Con queste azioni armate gli Houthi sono interamente responsabili dell’escalation. Chiediamo loro di smettere e di liberare immediatamente il Galaxy Leader e il suo equipaggio, ostaggio degli Houthi dal 19 novembre 2022”.

La Francia “continuerà ad assumere le proprie responsabilità e a contribuire alla sicurezza marittima nella zona, in coordinamento con i partner regionali, al fine di evitare ogni escalation. Una fregata francese rimane dispiegata nel Mar Rosso a questo fine. Continuiamo a operare affinché l’Unione europea contribuisca maggiormente alla sicurezza marittima nel Mar Rosso al fianco dei nostri partner”.

Italia, in Cdm norme per agevolare missione in Mar Rosso

In allerta anche l’Italia. Sembra che nel consiglio dei ministri in programma domani 25 gennaio si discuterà anche di due modifiche alla legge sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali, la 145 del 2016. Questo per agevolare il dispiegamento di forze in vista della nuova missione europea nel Mar Rosso.

Secondo la bozza il ddl prevederà la possibilità di impiegare mezzi e personale di una missione anche in “altre missioni nella medesima area”. Previsto anche un nuovo comma per “individuare forze ad alta e altissima prontezza operativa, da impiegare all’estero al verificarsi di crisi o situazioni di emergenza”.

Fonte : Today