Il governo Meloni ha modificato la disciplina Irpef, per quella che è un’anteprima di una riforma complessiva del fisco: nel 2024 le nuove aliquote sono 3 invece 4 grazie all’accorpamento delle prime due. Insieme al taglio del cuneo fiscale, la misura permette dei risparmi annui sugli stipendi, ma alcune regioni hanno avuto dei problemi ad adeguarsi alla nuova disciplina. Con l’Irpef bisogna infatti considerare anche l’addizionale, che viene incassata dalle regioni. La tassa è una voce consistente nei bilanci regionali e a causa dei minori incassi previsti per la riforma del governo, Lazio, Molise e Toscana hanno aumentato le loro addizionali. Tuttavia, non tutti i lavoratori saranno coinvolti dal taglio.
L’aumento dell’addizionale Irpef nel 2024: le regioni coinvolte
Il problema era stato presentato durante la Conferenza Stato-Regioni: al governo Meloni veniva chiesto di poter mantenere, solo per il 2024, addizionali regionali all’Irpef su quattro scaglioni, al posto delle tre in vigore. Riguardo le addizionali comunali all’Irpef i comuni hanno invece chiesto tempo fino al 15 aprile per adeguarsi. Il governo ha accolto le richieste delle Regioni, ma alcune hanno deciso ugualmente di aumentarle.
Come riportato da RomaToday, nel 2024 l’addizionale regionale passa dall’1,73% al 3,33%. Dal 2025 ci sarà una riduzione ma non per tutti: chi ha redditi fino a 35.000 euro pagherà l’1,73% di addizionale Irpef. In totale saranno circa 2 milioni i cittadini del Lazio che verranno risparmiati dagli aumenti (ma solo tra un anno). Nel Molise l’aliquota aumenterà solo per i redditi superiori ai 28mila euro l’anno, che nel 2024 passano dall’attuale 2,43% al 3,33%.
In Toscana l’aliquota salirà solo dai 28mila euro di reddito in su: passerà dall’1,68 al 3,32% per quelli tra 28mila e 50mila e dall’1,73% al 3,33% per i redditi oltre i 50mila euro lordi annui. Come riporta FirenzeToday i contribuenti nella fascia da 28mila a 50mila vedrebbero un aumento di 117 euro di tasse in più, passando da 524 a 641 euro di addizionale regionale. L’aumento più consistente sarebbe per le fasce superiori a 50mila euro: 1012 euro in più. Passerebbero infatti da 1478 a 2490 euro l’anno.
In alcuni casi la maggiorazione dell’aliquota nelle regioni sarà compensata dalla riforma dell’Irpef del governo nazionale, diminuendo i benefici di quest’ultima, ma in altri casi la sforbiciata all’imposta sul reddito non basterà a coprire l’aumento della tassa regionale. Le addizionali regionali e comunali sono aggregate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze e si possono consultare a questo link.
Fonte : Today