La Crew Dragon Freedom si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale. A bordo anche l’italiano Walter Villadei. Circa due ore dopo è avvenuta l’apertura del portello. Ora ci sono 11 persone sulla Iss e comincia ufficialmente la missione privata
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La navetta Crew Dragon Freedom della missione privata Ax-3 si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale. A bordo ci sono l’italiano Walter Villadei, colonnello dell’Aeronautica Militare, con il ruolo di pilota, lo svedese Marcus Wandt, dell’Agenzia Spaziale Europea, il primo turco Alper Gezeravci e il veterano Michael Lopez-Alegria della Axiom Space, al comando della missione. Dopo circa due ore, il portello della capsula è stato aperto e gli astronauti della missione Ax-3 sono saliti a bordo della Stazione Spaziale. Ad accoglierli, l’equipaggio della Expedition 70, al comando di Andreas Mogensen dell’Esa. Sulla Iss ci sono adesso 11 astronauti di 7 nazionalità.
La missione con Villadei
La missione Axiom-3 è partita due giorni fa. Villadei è l’ottavo italiano ad arrivare in orbita. La missione di privati è all’insegna della Space economy. Per 14 giorni porta nello spazio 30 esperimenti frutto di tante aziende, molte delle quali italiane. La capsula Crew Dragon Freedom è stata lanciata dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 della SpaceX. È la terza volta che una missione privata raggiunge la stazione orbitale, dopo le missioni Ax-1 dell’aprile 2022 e Ax-2 del maggio 2023. Comincia così la missione ‘Voluntas’, che per l’Italia ha anche una forte componente istituzionale. È infatti il risultato di uno sforzo congiunto tra la Presidenza del consiglio, i ministeri della Difesa, delle Imprese e del Made in Italy, dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Agenzia spaziale Italiana e Aeronautica Militare, accanto a centri di ricerca, università e industrie.
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Gli esperimenti
Entra nel vivo la nuova era dei privati, che l’amministratore capo della Nasa Bill Nelson, ha definito “una nuova epoca d’oro dello spazio”. Sono 30 gli esperimenti previsti nella missione, 13 dei quali italiani. Accesso sicuro allo spazio e i risvolti fisiologici della permanenza in orbita sono i temi dei sei esperimenti dell’Aeronautica Militare, che svolge anche un ruolo di coordinamento per le attività promosse da aziende e startup italiane. Quattro i test coordinati dall’Asi, che arriva così a 83 esperimenti realizzati in orbita a partire dal 1997, anno della firma del Memorandum of Understanding con la Nasa. Il contributo delle aziende va dalla telemedicina all’abbigliamento aerospaziale, passando per la misura in tempo reale del flusso di particelle cosmiche e i materiali speciali sviluppati dall’azienda costruttrice di automobili Dallara, fino all’utilizzo di un nuovo protocollo messo a punto dalla Mental Economy di Lucca con il supporto di Pwc Italia, per migliorare l’efficienza neuronale di chi svolge attività stressanti. È dedicato alla telemedicina il progetto della Gvm Assistance di Ravenna, all’abbigliamento aerospaziale quello della startup marchigiana Spacewear.
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Fonte : Sky Tg24