La rappresentanza diplomatica cinese ha avvisato i propri cittadini riguardo i rischi, che vanno dal mancato riconoscimento ai controlli di frontiera fino alla morte. La comunciazione è stata diffusa dopo il decesso di una donna che si era sottoposta a interventi di liposuzione. Ma la diffusione della K-beauty continua ad attirare visitatori da tutto il mondo.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – L’ambasciata cinese a Seoul ha messo in guardia i propri cittadini dai pericoli derivanti dagli interventi di chirurgia plastica in Corea del Sud, citando il rischio di morte, ma anche quello di subire cambiamenti facciali che potrebbero impedire il passaggio ai controlli di immigrazione.
“Negli ultimi anni, molti stranieri sono venuti in Corea del Sud per sottoporsi a interventi di chirurgia estetica, e alcune persone sono state coinvolte in controversie mediche e fallimenti chirurgici e si sono verificati persino dei decessi”, ha scritto l’ambasciata cinese in una nota. Il comunicato segue la morte di una donna cinese che si era recata in Corea del Sud per subire una serie di interventi di liposuzione. La donna aveva visitato una clinica di chirurgia plastica nella zona di Gangnam della capitale Seoul, che non ha potuto rispondere alle richieste di commento da parte delle agenzie di stampa internazionali.
La Corea del Sud è una delle mete più popolari al mondo per quanto riguarda il turismo medico. Secondo i dati di Statista, nel 2022 sono stati circa 46,3 mila i pazienti stranieri, di cui la maggior parte provenienti dalla Cina o dagli Stati Uniti, ma anche dalla Thailandia, dal Vietnam e dalla Mongolia.
Si tratta di un dato significativo, ma ancora molto al di sotto rispetto alle cifre pre-pandemia, quando 90,5 milioni di visitatori nel 2019 si erano recati in Corea del Sud per una qualche forma di turismo medico. Un numero che dal 2009 è andato crescendo grazie alla promozione dell’industria della bellezza (K-beauty) da parte del governo. I coreani sono molto interessati all’aspetto fisico indipendentemente dal sesso e non è raro che facciano ricorso ad interventi di chirurgia plastica nell’arco della vita. Secondo la Società Internazionale di chirurgia plastica estetica, la Corea del Sud contava sul proprio territorio 2.718 chirurghi plastici nel 2022. Si stima che in Cina, che ha una popolazione 28 volte superiore rispetto a quella coreana, ce ne siano circa 3mila.
Un’inchiesta globale affermava che la K-beauty è stata una delle tendenze emergenti provenienti dalla Corea più popolari dopo il K-pop, il cibo, l’industria informatica e le serie tv. I cittadini del sud-est asiatico e del Medio Oriente sono quelli maggiormente interessati ai prodotti di bellezza (creme, sieri, maschere ecc.), citando come fattore principale per l’utilizzo la buona qualità della merce.
Fonte : Asia