“Non svilire queste occasioni con queste cose”. Ha risposto così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a una cronista che gli chiedeva se la sua presenza al Memoriale della Shoah di Milano, insieme alla senatrice Liliana Segre, si sentisse un po’ antifascista.
La seconda carica dello Stato ha seguito la visita della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza – guidata dalla stessa Segre – presso il Binario 21, luogo in cui, tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci e deportati ad Auschwitz – Birkenau, Mauthausen e in altri campi di sterminio.
La Russa: “Ciò che è avvenuto è il male assoluto”
“Ringrazio la senatrice Segre per la grande opportunità che ha dato a tutti noi di vivere questa occasione e questo momento, con la passione, col dolore, con la considerazione che cerca di spazzare via quella indifferenza che giustamente lei ha voluto sottolineare nel suo intervento”, ha detto La Russa durante il suo intervento.
“Un’indifferenza – ha spiegato – aiutata da chi questo tragico destino voleva riservare a coloro che venivano trasportati nei campi di sterminio e che sapevano, che se l’indifferenza fosse crollata, non sarebbero riusciti nel loro intento. Ciò che è avvenuto è stato senza ombra di dubbio il male assoluto, quindi grazie per averci dato questa testimonianza viva che vale più di qualunque altro modo di ricordare quei drammatici eventi. Io mi sono permesso di far preparare una targa che riporta l’articolo 3 della nostra Costituzione di cui tutti dobbiamo essere grati e che dice: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Credo che la vittoria contro il male parta da queste parole che dobbiamo sempre conservare come un vademecum del dritto cammino e cercare di esserne degni, ogni giorno”, ha concluso.
Segre: “La Russa antifascista? Chiedete a lui”
“In questo luogo non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata. Non l’ho mai dimenticato”. Lo ha detto la senatrice Liliana Segre ai cronisti presenti, rispondendo con un secco “chiedetelo a lui” a chi le le chiedeva come mai La Russa faticasse così tanto a dichiararsi antifascista.
Una “fuga”, quella del presidente del Senato, che non è sfuggita al parlamentare del Partito Democratico, Alessandro Zan, che ha commentato sui social: “Nemmeno al Binario 21, nemmeno davanti alla senatrice Segre, Ignazio La Russa è riuscito a definirsi antifascista. Lo svilimento è quello delle istituzioni con lui come Presidente del Senato, come seconda carica dello Stato. Che imbarazzo”.
Fonte : Today