Sostituito da un amministratore apostolico già un anno fa, mons. William ora ha rinunciato alla guida della diocesi nel Karnataka. Contro di lui buona parte del clero che l’accusa di aver avuto figli e amanti. La Conferenza episcipale: “Misura adottata considerando la situazione dolorosa della diocesi. Le dimissioni non sono un provvedimento disciplinare”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – A un anno ormai dalla decisione di sospenderlo dalla guida della diocesi, affidandola provvisoriamente a un amministratore apostolico, papa Francesco ha accettato le dimissioni presentate dal vescovo di Mysore, mons. Kannikadass Antony William, 58 anni, da tempo al centro di durissime accuse da parte del clero in questa Chiesa locale dello Stato del Karnataka. Il provvedimento – reso noto dalla Sala stampa vaticana il 13 gennaio – conferma l’affidamento della guida della diocesi di Mysore a mons. Bernard Moras, arcivescovo emerito di Bangalore, la metropolia in cui si trova Mysore.
Mons. William – originario della medesima diocesi, di cui era il pastore dal 2017 – è accusato di aver avuto dei figli dopo aver intrattenuto relazioni con più amanti. Altre accuse lo chiamano in causa addirittura per la morte di quattro sacerdoti che gli si opponevano. Su di lui ha indagato una commissione vaticana composta da tre vescovi.
Un comunicato stampa della Conferenza dei vescovi cattolici dell’India (CCBI) del 13 gennaio ha affermato che papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo William in considerazione della “situazione dlorosa della diocesi”. Tuttavia, la dichiarazione specifica che “le dimissioni non sono una misura disciplinare imposta al vescovo William”, ma passo per far sì che la diocesi possa avere un nuovo vescovo.
Nell’ultimo anno mons. William – che ha sempre respinto ogni accusa – ha soggiornato a Ooty, nel Tamil Nadu, e avrebbe a sua volta intentato cause contro i sacerdoti suoi accusatori. In suo favore alcuni fedelissimi avevano anche tenuto un sit-in nei giorni scorsi a Mysore. Soddisfazione per l’accoglimento delle dimissioni è stata espressa, invece, da Melwyn Fernandes, segretario dell’Association of Concerned Christians, uno dei gruppi che si sono battuti contro li lui: “Finalmente viene fatta giustizia per coloro che hanno sofferto a causa del vescovo William e dei suoi collaboratori. Questo è solo l’inizio della sua assunzione di responsabilità per i crimini commessi e crediamo che debba affrontare un processo equo”, ha dichiarato Fernandes al sito cattolico indiano Matters India.
Fonte : Asia