Il volume di affari è passato da 12,8 miliardi di dollari nel 2022 a 11,09 miliardi. Tuttavia cresce il dato complessivo relativo alle esportazioni, con un aumento dell’1,8%, trainato da macchinari, componenti elettriche e gomma. A pesare oltre alle guerre la perdita di competitività rispetto ad altre realtà come il Bangladesh.
Phnom Penh (AsiaNews) – Le esportazioni nei settori dell’abbigliamento, delle calzature e degli articoli da viaggio (Gft, il tessile), finora beni trainanti l’economia della Cambogia almeno in tema di commercio globale, sono calati del 13,31% nel 2023. Il volume di guadagni è passato da 12,8 miliardi di dollari nel 2022 (in cui si era registrato un 15% di crescita rispetto al 2021) agli 11,09 miliardi dell’anno che si è appena concluso, determinando fra gli altri la sospensione o la perdita del lavoro per molti addetti del settore e operai delle fabbriche.
Il calo delle esportazioni di beni Gft nel 2023 ha spinto gli esperti e gli operatori del settore a invocare una riduzione dall’eccessiva dipendenza dal tessile e di diversificare le esportazioni incoraggiando anche altri settori o attività. Anche perché, allargando lo sguardo all’intero settore delle esportazioni della Cambogia, risulta un saldo positivo con un aumento dell’1,8% e un dato complessivo sull’export che passa dai 22,25 miliardi del 2022 ai 22,64 miliardi di dollari dello scorso anno. Un aumento minimo, ma che permette di registrare comunque un saldo positivo. In particolare, all’interno del settore Gft gli articoli di abbigliamento a maglia hanno portato 5,47 miliardi di dollari, con un calo del 14% rispetto ai 6,36 miliardi del 2022. Gli articoli di abbigliamento non a maglia hanno guadagnato 2,39 miliardi di dollari rispetto ai 2,66 miliardi del 2022, con un calo del 10,4%.
Gli articoli da viaggio hanno totalizzato 1,70 miliardi di dollari, rispetto agli 1,86 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo dell’8,2% rispetto al 2022. Le esportazioni di calzature hanno guadagnato 1,36 miliardi di dollari, registrando anch’esse un calo del 21,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando avevano guadagnato 1,73 miliardi di dollari. Rispetto alle scarse esportazioni di beni del Gft, nel 2022 si sono distinte le esportazioni di macchinari e di componenti elettriche, in aumento del 56,6%, quelle di gomma e articoli in gomma del 69,9%, ortaggi, radici e tuberi commestibili del 52,6% e cereali del 45,1% rispetto al 2022.
Gli esperti del settore hanno attribuito il calo delle esportazioni dello scorso anno alla riduzione degli ordini dai mercati statunitense ed europeo. Fra le cause del declino annoveriamo: la prolungata guerra tra Russia e Ucraina; il recente scoppio del conflitto tra Israele e Hamas e le conseguenti pressioni inflazionistiche; il mancato rinnovo del Sistema di preferenze generalizzate (Spg) da parte degli Stati Uniti; la riduzione dei benefici “Everything But Arms” (Eba) da parte dell’Unione europea (Ue), tutti fatto che hanno colpito duramente l’export cambogiano.
Interpellato da Khmer Times Massimiliano Tropeano, esperto di sostenibilità e abbigliamento della Camera di commercio europea in Cambogia (EuroCham), ha sottolineato la necessità per il regno di diversificare le esportazioni. Non bisogna dimenticare che il settore dell’abbigliamento pesa ancora più di tutti gli altri settori messi insieme, ma sta perdendo competitività. Ad esempio il Bangladesh ha aumentato il volume delle esportazioni nell’abbigliamento del 10% nel 2023, raggiungendo un massimo storico di 47 miliardi di dollari, quattro volte superiore a quello della Cambogia.
Fonte : Asia