Open Arms, Salvini chiama in causa Conte “accompagnò ogni scelta, poi cambiò”

AGI – “Giuseppe Conte, da presidente del Consiglio, ha accompagnato tutte le scelte della politica migratoria, tranne quella relativa all’Open Arms, altrimenti oggi non sarei qui”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini  che sta fornendo dichiarazioni spontanee nel processo Open Arms, in corso nell’aula bunker dell’Ucciardone, dove è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong spagnola, nell’agosto del 2019 quando era responsabile del Viminale.

“Succede in quei giorni – ha chiarito il vicepremier davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo – che Pd e M5s votarono per l’imputabilità del ministro Salvini e poi tra l’8 e il 9 agosto 2019 si aprì la crisi di governo. Così, se nelle centinaia di altri episodi sui migranti ci confrontavamo e dialogavamo via telefono, in seguito a questi fatti, dal 14 agosto comincia a dialogare per iscritto. Scrive e non telefona più”. 

©  Nicola Marfisi / AGF

Matteo Salvini

“Non è mai mancata l’assistenza a Open Arms – ha chiarito l’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno -. E mai ci siamo opposti agli interventi in favore di donne incinta e altri migranti in difficoltà. Per quanto riguarda i minori è stata l’Avvocatura di Stato, il 19 agosto, a usare il termine ‘presunti minori’, riferendosi a uno sbarco avvenuto il 17 agosto. Il termine ‘presunto’ non era un dispregiativo ma proveniva dal fatto che poi alcuni di questi non lo erano”. 

Mai mi si sentirà dire – ha aggiunto – che non è mia responsabilità la politica migratoria. Quello che ho fatto l’ho fatto in piena responsabilità e in piena coscienza. Durante il mio mandato sono stati 600 i casi, mi faccio carico di quello che abbiamo fatto col risultato e di numeri mai raggiunti non solo nel contrasto al traffico di esseri umani, ma anche sul piano delle vite salvate. Questo ci fa dire che si è ridotto il numero di vite disperse nel Mediterraneo come mai accaduto prima. E’ stato accertato inoltre che almeno 3 episodi delittuosi in Francia e Belgio sono imputabili a persone sbarcate nel corso degli anni a Lampedusa. Una particolare attenzione sugli sbarchi era doveroso. Meno morti, meno feriti, meno dispersi nell’ordine del 50 per cento”.

“Ho l’orgoglio di dire che quando fui ministro dell’Interno non ci fu alcun episodio luttuoso riferito a migranti, a differenza di quanto avvenuto dopo. La politica del Governo era di contrasto al traffico degli esseri umani e di coinvolgimento dell’ Europa”, ha precisato Salvini.

In mattinata, al suo arrivo all’Ucciardone, Salvini aveva scritto un post su Facebook. “Qui tribunale di Palermo, pronto a prendere parola nell’aula bunker al processo che mi vede rischiare 15 anni di carcere per avere, da Ministro dell’Interno, difeso la sicurezza e i confini del mio Paese. A testa alta, orgoglioso di quello che ho fatto”, recita il post di Salvini su Facebook.

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“Qui tribunale di Palermo, pronto a prendere parola nell’aula bunker al processo che mi vede rischiare 15 anni di carcere per avere, da Ministro dell’Interno, difeso la sicurezza e i confini del mio Paese. A testa alta, orgoglioso di quello che ho fatto”, recita il post di Salvini su Facebook.

Dal processo “mi aspetto che sia fatta giustizia e che Salvini risponda alle conseguenze delle sue azioni perchè sono state personali”. Lo ha detto Oscar Camps, il fondatore di Open Arms, parlando con i giornalisti prima dell’inizio dell’udienza.

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Fonte : Agi