Sono trascorsi sette mesi dalla presentazione ufficiale di Apple Vision Pro, il primo visore per la realtà mista del colosso di Cupertino. Non un semplice dispositivo da indossare per accedere alla realtà che fonde il reale con il virtuale, ma “un nuovo computer, un modo per guardare film, serie televisive e giocare, come mai prima d’ora. Se l’iPhone ha aperto al mercato degli smartphone, Vision Pro avvia quello dello ‘spatial computing'”, aveva annunciato Tim Cook.
Ed è proprio il capo di Apple ad annunciare, tramite un post su X, il lancio ufficiale sul mercato di Vision Pro, il prossimo 2 febbraio. Il visore – era già stato annunciato nell’ambito della Worldwide Developers Conference 2023 – sarà disponibile, inizialmente, solo per il mercato statunitense. Secondo le prime stime dovrebbero essere immessi sul mercato tra i 60 e gli 80mila dispositivi, per un totale di poco meno di mezzo milione di unità previste per l’intero anno. Per vedere l’ultimo nato in casa Cupertino anche in Europa bisognerà aspettare ancora un po’, ma sembra che entro la fine dell’anno in corso le vendite potrebbero essere estese anche all’estero.
Cosa sappiamo di Apple Vision Pro
Il visore ha forme e design futuristici, con un sistema di fotocamere che permette, all’istante, di passare dalla visione dei contenuti virtuali alla comprensione dell’ambiente circostante, che si tratti della propria stanza o di un luogo condiviso. In questa modalità, a cui si accede girando una corona sulla plancia del dispositivo, i contenuti vengono sovrapposti al mondo reale, unendo così la realtà virtuale a quella aumentata.
Il visore mostra gli occhi di chi lo indossa
Rispetto alla concorrenza, Apple ha pensato di inserire nel proprio visore la funzionalità ‘Eyesight’: il visore mostra gli occhi di chi lo indossa, per un senso maggiore di presenza e di condivisione. “Il visore mostra gli occhi di chi lo indossa – aveva spiegato Alan Dye, vice presidente della divisione Human Interface -, per un senso maggiore di presenza e di condivisione. Le telecamere a infrarossi e i led sono quasi invisibili sulla parte frontale”. I sensori tracciano i movimenti degli occhi, mentre le telecamere riprendono ciò che l’utente ha intorno per restituirlo in alta risoluzione sullo schermo di Vision Pro.
Un visore più economico?
Intanto, ancor prima del lancio ufficiale, già si parla di un visore per la realtà mista più economico e soprattutto abbordabile per una fetta di popolazione più ampia: del resto, un prodotto con un prezzo base per gli Stati Uniti di 3.500 dollari non ha le carte in regola per diventare ‘mainstream’.
Il colosso di Cupertino starebbe pensando quindi a un visore che possa, in particolare, competere con il Meta Quest Pro di Mark Zuckerberg – forse meno visionario, ma proposto a cifre ben più economiche. L’idea di base sarebbe quello di utilizzare un display con una risoluzione inferiore e un processore per iPhone, anziché il ben più potente chip per Mac.
Ad abbassare i costi contribuirebbe anche l’abbandono della rivoluzionaria funzionalità EyeSight. Anche il comparto di fotocamere e sensori esterni sarebbe notevolmente ridotto. Il costo non dovrebbere essere comunque poi così contenuto, dal momento che un simile prodotto potrebbe essere venduto a una cifra compresa tra i 1.500 e i 2.500 dollari. Non per tutte le tasche, insomma.
Fonte : Today