I carabinieri del Nas hanno controllato un oleificio nella provincia di Napoli, sequestrando 60 litri di olio extravergine di oliva non tracciabile. Gravi carenze igienico-sanitarie, invece, in uno stabilimento di imbottigliamento.
Una operazione a largo raggio quella che i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità) hanno messo a segno in tutta Italia a salvaguardia del settore oleario, uno dei comparti principali della produzione agro-alimentare del nostro Paese e a tutela della salute dei consumatori: su 1.250 aziende, oleifici e frantoi controllati lungo lo Stivale, i militari dell’Arma hanno riscontrato 256 irregolarità. Tra questi figurano anche un frantoio/oleificio e uno stabilimento di imbottigliamento di olio nella provincia di Napoli, che sono stati sanzionati dai carabinieri.
Nella fattispecie, i carabinieri del Nas hanno riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie nello stabilimento dedicato all’imbottigliamento di olio alimentare: i macchinari utilizzati erano pieni di ruggine, mentre i locali erano sudici. Il valore della struttura si aggira intorno ai 2 milioni di euro.
Nel frantoio/oleificio, invece, i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro 60 litri di olio extravergine d’oliva, privo della documentazione necessaria a garantirne la tracciabilità e la provenienza. Inoltre, il titolare della struttura è stato multato per complessivi 2.500 euro a causa di carenze igienico-sanitarie e strutturali riscontrate all’interno dell’azienda.
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Le operazioni eseguite dai carabinieri del Nas – di concentro con il Ministero della Salute – a salvaguardia della filiera dell’olio in Italia hanno portato a multe per un ammontare complessivo di 189mila euro; denunciati 26 imprenditori, mentre altri 202 sono stati invece soltanto sanzionati.
Fonte : Fanpage