Una foto di Mussolini con una scritta in cui si augura “un anno di m*** a tutti i comunisti”. È polemica a Maddaloni, nel Casertano, per una storia Facebook pubblicata dall’assessore alla Sanità e all’Ambiente Claudio Marone.
“Vorrei poter dire di essere sorpreso dall’assessore Marone, ma purtroppo non è così. Non è nuovo a uscite del genere, che creano un profondo imbarazzo al nostro Comune” commenta sempre su Fb il consigliere comunale del ‘Cantiere delle idee’ Alfonso Formato. “Il fascismo è la sciagura più grave della nostra storia e, a maggior ragione in un periodo di profonda instabilità politica e gravi conflitti, inneggiare ai suoi valori è un atto di revisionismo indegno e ingiustificabile” aggiunge Formato chiedendo al sindaco Andrea De Filippo, alla Giunta e a ogni singolo consigliere comunale di prendere le distanze e a Marone di dimettersi.
Critiche arrivano anche dall’Anpi e da esponenti di diverse forze politiche. “La delirante esternazione dell’Assessore alla Sanità e all’Ambiente del Comune di Maddaloni, Claudio Marone, con tanto di foto di Mussolini, è certamente in contrasto con i principi antifascisti che sono a fondamento della Costituzione italiana e con lo stile che dovrebbe caratterizzare i comportamenti di un’autorità pubblica. Qualsiasi ruolo nelle Istituzioni pubbliche è assolutamente incompatibile con gli atteggiamenti di fanatici revisionisti della storia del nostro Paese e con qualsiasi forma di apologia del fascismo” sottolinea L’Anpi locale, invitando Marone a dimettersi.
Un’eventualità che il medico-assessore, non avrebbe nemmeno preso in considerazione. Marone ha perfino sottolineato come si legge sulla cronaca di Caserta del Mattino – che “il comunismo è l’antitesi della democrazia” e ritiene di aver solo espresso il suo “libero pensiero” senza aver commesso alcun reato.
Intanto, come sottolineato da Caserta News, il presidente del consiglio comunale Angelo Campolattano prende pubblicamente le distanze da Marone. “Il post dell’assessore Marone, seppur dal palese tono goliardico, non si addice assolutamente ad un uomo delle istituzioni – dichiara in un post su Facebook – Da presidente del Consiglio sono obbligato a prendere le distanze da immagini che richiamano un’epoca buia della nostra storia e da un linguaggio da bar che mal si concilia con chi ha un ruolo pubblico”.
Fonte : Today