Più che i soldi, potè l’amore. Se poi alla voce stipendio l’importo contemplato è di appena un euro, si evince come sia davvero l’affetto, e la voglia di ricompensare il club che lo ha lanciato a spingerlo alla scelta di rimettersi in discussione e tornare sul rettangolo di gioco, senza avere praticamente nulla in cambio. La storia proviene dalla Croazia, ed il protagonista è quel Nikola Kalinic che i tifosi italiani hanno avuto modo di vedere all’opera per diverse stagioni di Serie A. La punta croata aveva concluso la sua avventura con l’Hajduk Spalato al termine dello scorso campionato, nel corso del quale aveva collezionato 19 presenze alzando anche la seconda coppa nazionale consecutiva.
Qualche settimana fa, arriva però la chiamata del tecnico Mislav Karoglan e il direttore sportivo Mindaugas Nikolicius, intenzionati a convincere Kalinic a indossare nuovamente gli scarpini per dare una mano alla squadra capolista nella Hrvatska Nogometna Liga ed a caccia di uno scudetto che manca da quasi vent’anni. Non è poi servito molto a Nikola per prendere una decisione, e dire di sì con un contratto a pieno titolo simbolico ed avviare quella che sarà la sua diciannovesima stagione da professionista, la sesta coi “Bianchi di Spalato”. Con tanto di omaggio, fatto dal compagno di squadra – ex Palermo – Aleksandar Trajkovski che ha deciso di lasciare a Kalinic la maglia numero 9 e che pertanto concluderà il torneo indossando la ventisette. Un gesto che, oltretutto, assume i contorni di graditissimo regalo di compleanno per Nikola, nato il 5 gennaio di 36 anni fa.
Chi è Nikola Kalinic
L’attaccante croato, nato a Salona nel 1988, muove i suoi primi passi nell’Hajduk Spalato, con il quale esplode a diciannove anni segnando oltre quaranta reti in un biennio dopo essersi già messo in luce con le selezioni nazionali Under 17 ed Under 19. Ad agosto 2009 approda in Premier League, che lo vedrà protagonista due anni con la maglia del Blackburn, preludio ad una lunga avventura in Ucraina, dove si fermerà per quattro stagioni collezionando 125 presenze e 49 gol difendendo i colori del Dnipro. Nell’estate del 2015 per Kalinic si spalancano le porte dell’Italia: Fiorentina, Milan, Roma e Verona, esperienze intervallate da un’avventura a Madrid sponda Atletico durata dodici mesi, quindi il ritorno in patria con l’Hajduk. Nel suo curriculum ci sono anche 42 gettoni con la nazionale maggiore croata – tra il 2008 ed il 2018 – conditi da 15 reti.
Fonte : Today