Carabiniere non si vaccinò contro il Covid: sospeso dal lavoro e dalla retribuzione

Con sentenza arrivata oggi, 3 gennaio, il Tar dell’Emilia-Romagna ha confermato la sospensione dal lavoro e dalla percezione della retribuzione per un carabiniere che aveva deciso di non vaccinarsi contro il Covid e, per questo, era stato già sospeso nel dicembre 2021. Respinto dunque il ricorso del militare, secondo il quale l’obbligo vaccinale costituiva “un’ingerenza impropria nella vita privata”. Tesi smontata dai giudici del Tar, per i quali l’imposizione del vaccino non può essere considerata un “sacrificio imposto” eccessivo e sproporzionato nella valutazione del rapporto rischi-benefici.

Il Tar: “Stessi doveri del personale scolastico e sanitario”

Nella sentenza del tribunale amministrativo dell’Emila-Romagna si legge che “come il personale sanitario e scolastico, anche i dipendenti pubblici dei comparti difesa, sicurezza e soccorso, ugualmente esposti al pubblico, hanno gli stessi doveri di protezione e di solidarietà ribaditi dalla Consulta in relazione all’obbligo vaccinale”. Il presidente del collegio Ugo di Benedetto ha sottolineato la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, sui quali “si registra il consensus generale della comunità scientifica” e che si sono rivelati fondamentali per rispondere alla “minaccia di un virus a trasmissione aerea particolarmente pericoloso per i soggetti più vulnerabili”.

La sospensione

Respinte anche le motivazione con le quali il carabiniere- di servizio al comando Legione Emilia-Romagna – aveva contestato la sospensione ritenendola eccessiva e sproporzionata. Il Tar ha fatto leva sull’ “esigenza di tutelare la salute pubblica”, sottolineando come la sospensione sia una misura di carattere temporaneo, in quanto il militare non ha perso il suo posto di lavoro. Inoltre, hanno motivato i giudici, la sospensione deriva “da una precisa scelta individuale del lavoratore che, per fatto proprio (inadempimento all’obbligo vaccinale), che rende impossibile lo svolgimento di mansioni lavorative in modo da tutelare la salute propria e degli altri”. 

Fonte : Today