La guida di Louis Vuitton per la capitale: romani “indolenti” e sampietrini da incubo per i tacchi

Nella guida che Louis Vuitton dedica a Roma una descrizione non proprio lusinghiera dei romani e del loro carattere, e poi i sampietrini che proprio non piacciono a chi scrive per i turisti del lusso.

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Louis Vuitton ha realizzato una guida per chi visitare la capitale, descrivendo i romani come perennemente in ritardo (anche se non sempre per colpa loro), lenti e con i piedi sempre puntati a terra per non inciampare nei sampietrini. A notare la descrizione della città e dei suoi abitanti non proprio lusinghiera, anche se delicatamente ironica e tutt’altro che sprezzante, è stato il quotidiano la Repubblica.

I romani camminano lenti. Non c’è alcun bisogno di correre, ma il risultato è che sono sempre in ritardo. Fino a quindici minuti è perfettamente accettato. Camminano con nonchalance e si salutano senza fretta (è scritto così, in italiano), ma soprattutto guardano a terra perché il pavimento e le strade ciottolate non sono una passeggiata di salute”, si legge.

Il testo continua descrivendo i romani come indolenti e buffi, ma che “meritano comunque rispetto per le fatiche quotidiane alle quali sono sottoposti“. Ma quello che proprio non piace all’estensore della guida in lingua inglese sono i sampietrini:Ciottoli per i quali è necessario seguire una serie di regole per non finire all’ospedale con una caviglia rotta. È necessario tenere a mente che i ciotoli romani sono sempre traballanti, per cui oltre al rischio di inciampare, c’è anche il fatto che la pavimentazione quando piove diventa una pista da pattinaggio”.

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Va detto che la guida targata Luois Vuitton è pensata per turisti che possono permettersi le borse della maison di moda francese, un turismo di lusso che evidentemente non apprezza i sampietrini perché è troppo difficile camminarci con i sandali ai piedi (!):  “Passeggiare nei quartieri antichi di Roma può concedere uno spettacolo unico: quello di coloro che se ne fregano e indossano comunque i tacchi alti e si trovano a girare zoppicando dopo che la loro décolleté o sandalo è rimasto infilato tra due sampietrini come un pugnale nel cuore”. Così per girare a Roma è meglio girare con brutte scarpe basse.

Secondo la guida le cose non migliorano molto una volta lasciato il centro storico con il suo acciottolato irregolare: “Roma ha anche grandi strade asfaltate. Ma è solo un miraggio, perché mano mano che la natura prende il sopravvento, le radici dei pini spaccano l’asfalto, trasformando i marciapiedi in un percorso a ostacoli tale che nemmeno con le scarpe da trekking si può stare tranquilli”.

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Fonte : Fanpage