Dopo anni in ascesa, nel 2024 l’inflazione è destinata a calare e con essa anche i tassi di interesse che le banche centrali hanno portato a livelli record negli ultimi mesi. Ma la discesa non sarà rapida come la risalita, con degli effetti minacciosi per l’andamento dell’economia globale. Uno dei rischi che più preoccupa gli analisti è proprio la recessione che, seppur meno aggressiva di quanto visto in passato, potrebbe manifestarsi nel corso dell’anno prima negli Stati Uniti e poi in Europa portando un’ondata di default tra le imprese che non riusciranno a ripagare i propri debiti, strette tra tassi di interesse alti e fatturati stabili con l’inflazione in picchiata.
Sulle due sponde dell’Atlantico il 2024 vedrà forti investimenti nel comparto della difesa, con le aziende del segmento che potrebbero fare l’exploit sul mercato. Tutto è dovuto alle crescenti tensioni geopolitiche, in Europa, Medio Oriente e Asia dove la Cina continua a mostrare i muscoli a Taiwan: la Nato, l’alleanza Atlantica guidata dal Pentagono, ha previsto un budget record di oltre 2 miliardi di dollari per il 2024 e anche l’Unione europea ha messo a bilancio cifre da primato, soprattutto per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni militari innovative.
Nell’Eurozona non passerà inosservato nel 2024 l’euro digitale, visto che la cosiddetta “fase di preparazione” entrerà davvero nel vivo, con l’ideazione dei regolamenti e l’individuazione dei partner tecnologici. Sarà un anno cruciale per il futuro della moneta unica europea in formato digitale anche perché il Parlamento europeo (che sarà rinnovato a giugno) porta avanti l’esame delle norme che faranno da cornice al progetto della Banca centrale europea (Bce). “L’euro digitale è un progetto europeo comune e, per creare un prodotto finale di successo, il lavoro tecnico e legislativo deve procedere in parallelo”, aveva scritto nella sua lettera al Parlamento europeo Fabio Panetta, che ha curato la prima fase di sviluppo dell’euro digitale, pochi giorni prima di diventare governatore della Banca d’Italia. “La Bce – ha scritto – continuerà a sostenere il dibattito democratico sull’euro digitale”, anche perché “date le ampie implicazioni sociali
che un euro digitale avrebbe, dobbiamo cercare un ampio sostegno da parte dei cittadini europei”.
Fonte : Wired