L’Ucraina sta finendo le armi. E anche l’Occidente “sta cominciando a realizzare che la Russia non può essere distrutta”. Ecco perché Mosca accetterà la pace solo “alle nostre condizioni”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin visitando i soldati ricoverati all’ospedale militare Vishnevskij, non lontano dalla capitale. Parole che arrivano a pochi giorni dall’attacco ucraino nella regione russa di Belgorod, che ha provocato 24 morti e un centinaio di feriti.
Il capo del Cremlino ha definito il raid nella regione al confine con l’Ucraina un “attacco terroristico” sulla “popolazione civile” e ha promesso che “non resterà impunito”. In realtà, anche Mosca non è stata con le mani in mano, e già prima dell’attacco a Belgorod aveva intensificato i bombardamenti in diverse zone dell’Ucraina, uccidendo 39 persone e colpendo anche la capitale Kiev. Gli scontri tra i due eserciti non si sono fermati neppure nella notte di san Silvestro, con cinque persone uccise negli attacchi a Odessa, nel sud dell’Ucraina, e nella regione di Donetsk controllata dai russi.
La guerra si combatte anche a distanza, con i due leader, Zelensky e Putin, impegnati a inviare messaggi ai propri cittadini e soldati, ma anche all’Occidente. “Non abbiamo alcun desiderio di combattere per sempre. Ma non abbandoneremo nemmeno le nostre posizioni”, ha detto il presidente russo. “Coloro che proprio ieri affermavano la necessità di una sconfitta strategica della Russia, ora cercano il modo di porre fine a questo conflitto il prima possibile. Anche noi vogliamo che finisca al più presto, ma solo alle nostre condizioni”, ha detto ancora.
Il riferimento è ai Paesi occidentali, che, a giudizio di Putin, starebbero “cominciando a realizzare che la Russia non può essere distrutta”: il pil del Paese “è cresciuto del 3,5% a fine del 2023”, ha continuato il capo del Cremlino, il tasso di disoccupazione “è il più basso della storia” mentre “i redditi reali delle persone sono aumentati”. Un quadro che contrasta con quello di Kiev: “L’economia dell’Ucraina è completamente distrutta, esiste solo grazie alle donazioni richieste dai suoi leader”. Inoltre, Kiev “sta finendo le attrezzature militari e noi ne aumenteremo la produzione”, ha assicurato Putin.
Le parole del presidente russo sembrano un chiaro riferimento al discorso di Capodanno di Zelensky, il quale ha annunciato, contrariamente a quanto sostiene Putin, che l’Ucraina aumenterà la forza del suo arsenale: nel 2024 Kiev produrrà “un milione” di droni in più e riceverà gli aerei da combattimento F-16 dai partner occidentali. “I nostri piloti stanno già padroneggiando i jet F-16 e li vedremo sicuramente nei nostri cieli”, ha detto. “L’anno prossimo, il nemico sentirà l’ira della nostra produzione nazionale”, ha concluso Zelensky.
Fonte : Today