Ogni artista ha le sue fissazioni, relative al proprio modus operandi o al modo di intendere il processo creativo che stia dietro ogni opera. Sembra che Zack Snyder, regista di Rebel Moon, preferisca ad esempio non avere sedie sui set in cui stia girando: in una recente intervista il filmmaker è stato chiamato a spiegare questa sua peculiarità.
Dopo aver parlato della durata della SnyderCut di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco, torniamo ad occuparci dell’autore di Green Bay per riportare le sue parole di spiegazione a proposito delle voci che vorrebbero bandite le sedie dai suoi luoghi di riprese.
Parlando a Letterboxd, il regista ha spiegato, parlando della lavorazione di Army of the Dead, come non ci sia alcun divieto, per quanto ritenga le sedie in qualche modo superflue: “Non c’era il video villaggio per il film. Non avevamo sedie per il film… voglio dire, potevi portare la tua sedia e andava bene, come un piccolo sgabello o una sedia pieghevole. Io avevo una cassetta di mele con un cuscinetto sopra. E tutti dicevano: ‘Oh, Zack ha vietato le sedie. È scorretto’. Non ho proibito le sedie, è solo che non volevo averle. Ci stavamo muovendo velocemente, quindi se avessero potuto portare una sedia da campeggio, allora avrebbero potuto pure accamparsi. Ma io non avevo una sedia e mi sono detto che sarei stato in piedi o avrei corso per tutto il film, e così ho fatto. Ed è stato fantastico, mi è piaciuto molto. Come modo di girare mi ha davvero ispirato e me ne sono innamorato”.
Un concetto di essere presente e attivo sul set che racconta molto dell’idea di Snyder di fare cinema e, a proposito del suo ultimo lavoro, vi lasciamo alla nostra recensione di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco.
Fonte : Everyeye