Sono 274 i feriti per i botti di Capodanno. Donna uccisa a Napoli da un proiettile vagante

AGI – È pesante il bilancio dei ‘botti di Capodanno’ elaborato dal Dipartimento della pubblica sicurezza. Una donna di 45 anni di Afragola (Napoli), raggiunta alla tempia da un proiettile vagante nel corso dei festeggiamenti, è morta in ospedale mentre i feriti sono stati in tutto 274 (di cui 12 dovuti all’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio), il 52% in più rispetto ai 180 dello scorso anno. I ricoverati di quest’anno sono 49 (un anno fa erano stati 48).

In aumento anche i feriti gravi: ci sono stati 2 casi con prognosi superiore ai quaranta giorni, per ferita d’arma da fuoco, rispetto a un caso dell’anno precedente; mentre sono stati 25 i casi, con prognosi superiore ai quaranta giorni, dovuti ai fuochi d’artificio, rispetto ai 10 casi dell’anno precedente. La proiezione dei dati sui feriti lievi fa registrare lo stesso dato dello scorso anno ovvero 10 casi con prognosi inferiore o uguale ai quaranta giorni, per ferita d’arma da fuoco, mentre dai 159 casi con prognosi inferiore o uguale ai quaranta giorni, dovuti ai fuochi d’artificio, si è passati agli attuali 232 casi. 

Partito dall’interno dell’appartamento lo sparo che ha ucciso una donna ad Afragola

Da ulteriori accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla procura di Napoli Nord, sembrerebbe che il colpo esploso che ha ucciso la 45 enne di Afragola sia partito dall’interno dell’appartamento. È stato rinvenuto e sequestrato un proiettile calibro 380 che era nell’abitazione. Le indagini proseguono e sono ancora in corso. La donna lascia un marito e due figli maggiorenni. Erano ad Afragola in vacanza dalla loro famiglia perchè vivino a Pantigliano.

Crescono anche i feriti tra i minori

I minori che hanno subito lesioni conseguenti ai ‘botti di Capodanno’ quest’anno sono stati 64 a fronte dei 50 dello scorso anno (+28%), si legge ancora nel rapporto del Dipartimento della pubblica sicurezza, che sottolinea come ancora una volta “gli episodi più gravi devono essere ricondotti all’uso scorretto di prodotti pirotecnici illegali”. 

Nel dicembre 2023 l’attività di contrasto al fenomeno dei ‘botti di Capodanno’ ha portato alla denuncia di 304 persone, l’11,3% in più rispetto alle 273 dello scorso anno, e all’arresto di 50, il 42,8% in più rispetto alle 35 del dicembre 2022, emerge poi dai dati del Dipartimento.

Nel materiale complessivamente sequestrato sempre nel mese di dicembre figurano 473 lanciarazzi (583 lo scorso anno); 7 armi comuni da sparo (8 lo scorso anno); 836 kg di polvere da sparo (1.818 lo scorso anno); 12.490 kg di manufatti appartenenti alla IV e V categoria del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (37.108 lo scorso anno); 41.755 kg di manufatti recanti la marcatura “CE” (26.246 lo scorso anno); 3.475 kg di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie precedenti perchè illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro (9.866 lo scorso anno); 156.085 pezzi di articoli pirotecnici di varia natura; 186 detonatori.

Tra i motivi principali dei sequestri l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo; la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati, dovuta a mancanza di marcatura CE; l’eccedenza dei carichi detenuti dai titolari delle licenze. I controlli preventivi operati dalle forze dell’ordine a dicembre hanno riguardato 4.466 esercizi in tutta Italia, 180 dei quali sanzionati. 

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Fonte : Agi