Papa Francesco visita presepe a San Pietro, l’augurio per Roma: “Sia più vivibile e accogliente”

Così papa Francesco nel corso del Te Deum: “Il fascino del centro storico di Roma è perenne e universale; ma bisogna che possano goderlo anche le persone anziane o con qualche disabilità motoria; e occorre che alla ‘grande bellezza’ corrispondano il semplice decoro e la normale funzionalità”.

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Dopo il Te Deum, il tradizionale inno di ringraziamento per l’anno appena trascorso, papa Francesco ha visitato il presepe di piazza San Pietro e ha pregato davanti alla statua del bambinello. Poi il Pontefice ha salutato i fedeli e, sulla sedia a rotelle, si è soffermato per qualche secondo davanti alla banda della guardia svizzera.

Il precedenza, alla fine del Te Deum, il Papa ha salutato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presente anche lui all’interno della basilica di San Pietro.

Il Pontefice, vescovo di Roma, si è auspicato che la Capitale possa diventare una città più vivibile e accogliente: “Tutti sappiamo che da tempo è in atto l’organizzazione del Giubileo. Ma comprendiamo bene che, nella prospettiva che qui assumiamo, non si tratta principalmente di questo; si tratta piuttosto della testimonianza della comunità ecclesiale e civile; testimonianza che, più che negli eventi, consiste nello stile di vita, nella qualità etica e spirituale della convivenza. E allora la domanda si può formulare così: stiamo operando, ciascuno nel proprio ambito, affinché questa città sia segno di speranza per chi vi abita e per quanti la visitano?”, ha chiesto papa Francesco nel corso del Te Deum.

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Il Pontefice ha parlato anche di piazza San Pietro: “Vedere che, nell’abbraccio del Colonnato, si muovono liberamente e serenamente persone di ogni nazionalità, cultura e religione, è un’esperienza che infonde speranza; ma è importante che essa sia confermata da una buona accoglienza nella visita alla Basilica, come pure nei servizi di informazione”.

E poi uno sguardo, come detto, alla città di Roma: “Il fascino del centro storico di Roma è perenne e universale; ma bisogna che possano goderlo anche le persone anziane o con qualche disabilità motoria; e occorre che alla ‘grande bellezza’ corrispondano il semplice decoro e la normale funzionalità nei luoghi e nelle situazioni della vita ordinaria, feriale. Una città più vivibile per i suoi cittadini è anche più accogliente per tutti”.

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Fonte : Fanpage