Per gli italiani sarà più difficile andare in pensione anticipata nel 2024. La manovra, approvata nella giornata del 29 dicembre al fotofinish e finanziata con un extra deficit da 15,7 miliardi di euro, fa intravedere un futuro difficile per chi vuole lasciare il lavoro in anticipo.
La manovra è legge: ecco cosa cambia su pensioni, affitti e mutui
Non sono previsti tagli per coloro che decideranno di andare in pensione entro il 31 dicembre di quest’anno. Le decurtazioni degli assegni scatteranno invece per i prepensionamenti. Per un riordino complessivo del settore bisognerà aspettare tuttavia i prossimi mesi. Il tema resta quindi sul tavolo del governo visto l’invecchiamento progressivo del Paese a fronte di una natalità ai minimi termini, in attesa di una riforma complessiva del sistema previdenziale.
Quota 103
Non è stata cancellata la legge Fornero né è stata introdotta una misura per l’abbassamento dell’età pensionabile, come invece veniva proposto in campagna elettorale. Anzi, sono stati introdotti requisiti decisamente più severi. Per le pensioni nel 2024 resta l’impianto della Fornero così come Quota 103: il requisito principale resta 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi, ma con un ricalcolo esclusivamente contributivo dell’assegno e non più sulla base di un sistema misto retributivo-contributivo. C’è anche una penalizzazione finché non si raggiungono i 67 anni di età, con il valore lordo dell’assegno che non potrà superare i 2.272 euro al mese.
Ape Sociale e Opzione Donna
Non una vera pensione ma piuttosto un “assegno ponte” per quei lavoratori fragili che accedono all’ape social nel 2024. Potrà beneficiare di questo canale solo chi assiste, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo o secondo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave; invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74 per cento, con 30 anni di contributi e un età pari a 63 anni e 5 mesi.
Come cambiano le pensioni nel 2024
Resta in pista ma fortemente ridimensionato anche Opzione donna, il pensionamento anticipato riservato alle donne caregivers, invalidità civile al 74 per cento, licenziate. Nel 2024 infatti per accedere a questo canale di pensionamento anticipato occorrerà avere un minimo di 61 anni e 35 anni di contributi. Ci sono sconti per le madri, ma l’assegno è calcolato con il metodo contributivo, penalizzando le donne.
Pensioni medici
Dopo una lunga mediazione, il governo ha deciso di non toccare le pensioni di anzianità di medici, funzionari degli enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Risolta la situazione dei tagli alle pensioni dei camici bianchi, che potranno continuare a lavorare fino all’età di 70 anni.
La pensione anticipata nel 2024
Anche nel 2024 sarà possibile uscire dal mondo del lavoro a 64 anni di età e 20 anni di contributi. Ma questi requisiti non bastano più. Per chi andrà in pensione anticipata dall’anno prossimo, il taglio è ridotto di un 36esimo per ogni mese in più al lavoro, fino ad azzerarsi con tre anni di lavoro in più. Non è finita qui: è stato fissato anche un tetto massimo oltre il quale l’assegno previdenziale non può andare, indipendentemente da quanto versato: cinque volte il minimo Inps.
I lavoratori che rientrano nel sistema contributivo inoltre avranno la possibilità di utilizzare la “pace contributiva” per riscattare, nel corso del biennio 2024-2025, eventuali buchi previdenziali per un periodo massimo di cinque anni. Il periodo che sarà possibile coprire grazie alla pace contributiva è quello compreso nel periodo 1° gennaio 1996 e 31 dicembre 2023. Questo tipo di prepensionamento però è calcolato anche con il metodo misto per quei lavoratori che ricadono in questo regime di calcolo.
Fonte : Today