Potrebbe essere stato il suo ex compagno di squadra CR7 a versare la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La sconfitta, pesante, contro l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo (la terza consecutiva nel torneo) pare abbia reso ulteriormente teso il clima nello spogliatoio dell’Al-Ittihad, squadra detentrice del titolo della Saudi League in cui nei mesi scorsi è approdato Karim Benzema, ma che dopo la scena muta nel Mondiale per Club appare ormai staccatissima dalla lotta per il vertice, distante più di venti punti. D’altronde, più in generale, il rapporto tra l’attaccante transalpino ed il club di Gedda sembra davvero non essere mai decollato: tante le critiche rivolte all’ex Pallone d’Oro, il cui apporto – al netto delle 12 reti realizzate in venti uscite ufficiali – non è stato secondo l’opinione comune all’altezza della situazione.
Si arriva così al punto di rottura: i media sauditi parlano di Benzema che prima diserta due sedute consecutive di allenamento, finendo fuori dalla lista dei convocati per il match contro l’Al Taee di campionato (poi rinviato causa pioggia e ricollocato in calendario a febbraio), per poi chiudere i suoi account social e quindi lasciare Gedda, a quanto pare senza alcune spiegazione né informazioni sulla data di un suo possibile ritorno. Cosa che fa ovviamente galoppare la fantasia di tanti top club continentali, magari ingolositi all’idea di una sua disponibilità a tornare in pista in una squadra europea, sebbene ci sia il contratto stipulato in estate (con uno stipendio faraonico di circa 100 milioni l’anno) che raffredderebbe, parecchio, tale ipotesi.
Di certo, l’Al-Ittihad si trova di fronte ad un problema non di semplice soluzione. E quelli tecnici non sembrano essere stati superati con l’avvicendamento in panchina tra Nuno Espirito Santo e Marcelo Gallardo, con il primo che già nei mesi passati aveva avuto più un dissapore con Benzema – al di là delle dichiarazioni di facciata che avevano smentito tutto – prima di essere sollevato dall’incarico. Difficile capire se l’eventuale frattura si potrà ricomporre: di certo, passare dall’essere universalmente soprannominato “Karim The Dream” a essere ribattezzato in Arabia “Ben-Hazima”, traducibile in arabo in “figlio della sconfitta”, dev’essere un’onta difficile da lavare. E forse il segnale che la storia d’amore tra il bomber ed uno dei club di punta della Saudi League, mai sbocciata sul serio, sia già arrivata al capolinea.
Fonte : Today