Una favola “al contrario”, per fare riflettere sulla tragedia dei migranti morti in mare e scongiurare l’indifferenza. Questo il senso del video di Emergency e Ogilvy “Uomo in mare”, realizzato per le festività. Su una spiaggia assolata un bagnino prova a salvare una persona che sta annegando a pochi metri dalla riva. I bagnanti lo bloccano con alcuni luoghi comuni su migrazioni e accoglienza: “Chissà da dove arriva quello lì”, “Ma poi dove lo mettiamo? Qui non ce lo voglio”, “Finchè sanno che c’è qualcuno che li salva, continueranno a fare il bagno”. E ancora: “Quelli non hanno voglia di fare niente” e “Dovrebbero starsene a casa loro”. Circondato da un gruppo di persone che gli impediscono di muoversi, il bagnino non riesce a buttarsi in acqua. E l’uomo in mare annega di fronte all’indifferenza collettiva.
Emergency ricorda i numeri. Provando ad attraversare i Mediterraneo nel 2023 sono morte o scomparse almeno 2.678 persone. Dal 2014 a oggi, le vittime sono state più di 28mila. Donne, uomini, bambini e famiglie sono annegati cercando di raggiungere l’Europa per avere un futuro e per vedere i loro diritti rispettati
“Quella tra Ogilvy ed Emergency è una lunga storia che ci ha portato ad affrontare ogni anno temi di portata universale – afferma Giuseppe Mastromatteo, president & chief creative officer di Ogilvy Italia – Quest’anno ci ha anche portato a sperimentare un nuovo linguaggio pubblicitario, un tone of voice completamente diverso, nuovo per Emergency ma anche per le Ong, con l’intento di interrompere il costante flusso di contenuti online e catturare l’attenzione su un tema che richiede una profonda riflessione”.
Fonte : Today