De Laurentiis senza freni, si rivolge a Rocchi in romanesco: “Agli arbitri vengono i mammatroni”

Cosa significa “mammatrone”. Il presidente del Napoli usa la parola del dialetto romanesco per esprimere dissenso nei confronti degli arbitri e della loro poca equità di giudizio, tirando in ballo la loro condizione di angoscia improvvisa o malessere imprecisato.

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Mammatrone. È la parola che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, associa agli arbitri italiani e utilizza per pungolare, senza freni, il designatore, Gianluca Rocchi. Lo fa al termine della partita col Monza, dopo lo 0-0 al Maradona che allontana ancora di più gli azzurri dal quarto posto, fino ad ancorarli all’anonimato di (quasi) metà classifica. Uno shock tremendo per i campioni d’Italia che, nel giro di pochi mesi, hanno spazzato via i fasti dello scudetto e della stagione passata. Il massimo dirigente s’è assunto tutte le responsabilità della situazione, a partire dalle scelte fatte in sede di programmazione: “È solo colpa mia”, ha ammesso con chiarezza in conferenza stampa.

Poi s’è tolto un peso dallo stomaco e ha menato fendenti – anche qui utilizzando un linguaggio di estrema semplicità e altrettanta nitidezza di pensiero – diretti al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, e al capo dei fischietti, l’uomo che ha messo assieme la squadra dei direttori di gara per la Serie A.

De Laurentiis descrive il paradosso degli incontri di calcio che sembrano match di rugby e individua anche nella mancata equità da parte degli arbitri nel saper distribuire i cartellini la causa di una situazione del genere. Ed è all’acme della riflessione sull’interpretazione e sulle valutazioni, sul metro di giudizio controverso degli episodi e dei differenti momenti di un match, che tira fuori dal vocabolario del dialetto romanesco quella parola che strappa un sorriso.

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Un arbitro è tale perché risponde al principio di equità. Ma a un certo punto, a furia di correre, perdono l’ossigenazione nel cervello e vanno in tilt – dice il presidente col sorriso amaro sulle labbra -. Allora forse si devono allenare di più oppure o forse è il caso di fare i cambi anche per loro come noi facciamo coi calciatori. Così da non fargli venire i mammatroni, i fantasmi.

Cos’è il mammatrone e cosa vuol dire quella parola utilizzata dal presidente alla fine dell’intervento in conferenza stampa? Il termine è usato nel gergo dialettale e ha un significato tutt’altro che lusinghiero se accostato, nel caso specifico, alla figura dell’arbitro che finisce preda di un malessere imprecisato, di uno stato di angoscia improvviso e inspiegabile, di ansietà, di apprensione o spavento.

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Fonte : Fanpage