Qual è il vero numero di morti a Gaza e chi conta le vittime

Dall’inizio della guerra a Gaza sono morti oltre 21mila palestinesi, circa l’un percento della popolazione della Striscia, composta da 2,4 milioni di persone. Ma il numero reale potrebbe essere molto più alto, e si teme ci siano centinaia, se non migliaia di cadaveri ancora nascosti sotto le macerie create dai terribili bombardamenti israeliani. La maggior parte dei morti sono civili, e secondo Tel Aviv i combattenti di Hamas eliminati sarebbero fino ad ora 8mila, anche se il governo israeliano non ha spiegato come è arrivato a fare questa stima.

Quanti morti sono civili e quanti combattenti

Da parte loro, le autorità sanitarie della Striscia, governata dalla formazione islamica, non segnalano quanti tra i morti siano civili e quanti combattenti. Sebbene i funzionari di Gaza abbiano dichiarato che il conteggio dei morti è diventato sempre più difficile, la maggior parte degli esperti afferma che la cifra ufficiale è probabilmente un numero insufficiente rispetto all’enormità delle perdite. Alcuni esperti militari hanno detto che in questa guerra sono state uccise più persone e più rapidamente che durante le fasi più letali delle guerre guidate dagli Stati Uniti in Afghanistan o in Iraq. Il numero dei morti è più alto di qualsiasi altro conflitto arabo con Israele in più di 40 anni e forse di qualsiasi altro conflitto dalla fondazione di Israele nel 1948.

Ma come si può avere un conteggio preciso delle vittime in una talee situazione di caos e distruzione? Ci si può fidare del Ministero della Salute palestinese della Striscia, che è controllato da Hamas, e che collabora con il Ministero dei Media? In guerre e conflitti passati, i gruppi per i diritti umani a Gaza erano soliti verificare i numeri resi pubblici dal ministero. Le organizzazioni non governative locali conducevano indagini indipendenti, afferma Jack Khoury, giornalista del quotidiano israeliano Haaretz, esperto di affari arabi. Questi gruppi “avevano un po’ di ritardo rispetto al Ministero della Salute, circa 24 ore, ma i numeri erano di solito simili, con un divario che era molto piccolo”. Adesso sono rimaste poche Ong nella Striscia, e nonostante le difficoltà stanno provando a portare avanti le verifiche del conteggio.

I veri numeri

In un reportage per Haaretz, Khoury ha incrociato i dati del ministero con quelli di Ong come il Centro Al Mezan per i Diritti Umani, con sede a Gaza, e di alcuni gruppi internazionali, “e tutti hanno detto che i numeri erano abbastanza accurati”, ha affermato il giornalista. Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qidra, ha spiegato all’Associated Press che le fonti del ministero includono gli amministratori degli ospedali e la Mezzaluna Rossa palestinese. I numeri vengono poi inviati all’Autorità Palestinese a Ramallah. Nelle guerre passate, i numeri delle vittime forniti dal ministero sono stati simili a quelli forniti dalle Nazioni Unite e anche del Ministero degli Esteri di Israele. Nella guerra del 2014, ad esempio, il Ministero della Salute di Gaza ha contato 2.310 morti palestinesi nei due mesi di guerra, mentre le Nazioni Unite ne hanno contati 2.251 e il Ministero degli Esteri di Israele 2.125.

La Reuters ha riferito la scorsa settimana che a causa della guerra le linee di comunicazione sono state interrotte. Uno dei funzionari che gestivano il centro dati dell’ospedale Al-Shifa è stato ucciso in un attacco aereo israeliano, mentre degli altri tre non si sa più nulla da quando le truppe israeliane hanno preso il controllo del centro medico, che secondo Tel Aviv era usato da Hamas come base di comando, anche se finora non sono state portate prove di questa accusa. Da allora, i conteggi del ministero sono stati rilasciati più sporadicamente.

Vittime di missili lanciati da Hamas e Jihad islamica

Quando si parla di vittime palestinesi bisogna poi tenere conto che tra i morti ci potrebbero essere anche delle vittime di missili lanciati da Hamas e Jihad islamica che hanno fallito il loro obiettivo, come pare sia successo nel caso del bombardamento dell’ospedale Al-Ahli. Secondo l’esercito israeliano, il 10-12% degli oltre 10mila razzi lanciati contro Israele sarebbero finiti a Gaza, ma anche in questo caso mancano prove. Secondo il professor Kobi Michael, ricercatore senior presso l’Istituto israeliano di studi sulla sicurezza nazionale e l’Istituto Misgav per la sicurezza nazionale e la strategia sionista, il numero di vittime dei razzi palestinesi sarebbe “significativo”. In ogni caso il bilancio totale delle vittime sarebbe accurato.

A fine ottobre, fu il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a mettere in dubbio le cifre di Hamas. “Non ho fiducia nel numero che i palestinesi stanno usando”, disse in una conferenza stampa. Per tutta risposta il Ministero della Sanità dell’Autorità Palestinese rese pubblici i nomi, l’età, il sesso e i numeri di identificazione dei 7.028 palestinesi uccisi a Gaza fino ad allora. Secondo la Reuters, l’elenco fu analizzato da Zeina Jamaluddine, Francesco Checchi e Oona Campbell della London School of Hygiene & Tropical Medicine e il risultato fu che la lista era accurata. I risultati del loro studio furono pubblicati sulla rivista medica The Lancet.

Fonte : Today