Dal 1° gennario il fisco italiano cambierà, almeno per un anno. Il governo ha dato il via libera oggi, giovedì 28 dicembre, in via definitiva, all’atteso taglio delle aliquote Irpef che scenderanno da 4 a 3. La prima aliquota, del 23% arriverà così a coprire anche l’attuale secondo scaglione compreso tra 15mila e 28mila euro.
Il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente infatti, altri quattro decreti legislativi attuativi della Delega fiscale. Si tratta di 4 provvedimenti su: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo, sopracitato, modulo della riforma Irpef.
I soldi in più nelle tasche degli italiani, nel 2024
Un primo passo che nelle intenzioni del Governo dovrebbe portare a un vantaggio soprattutto per i redditi medio bassi. “Il Governo – sottolineano fonti di palazzo Chigi – procede speditamente sull’attuazione della Delega e chiude il 2023 rispettando tutti gli obiettivi che si era prefissato. Nel 2024 verrà completata la rivoluzione fiscale che l’Italia aspetta da più di 50 anni”.
Come cambia l’Irpef
Il testo è sostanzialmente uguale a quello approvato in esame preliminare. Gli scaglioni Irpef vengono ridotti a tre (da quattro). Nel primo scaglione (fino a 28mila euro) si applica un’aliquota del 23%, tra 28mila e 50mila, l’aliquota rimane invece del 35%, analoga storia per i redditi sopra i 50mila euro che vedranno applicata un’aliquota rimane al 43%. Una misura che, nell’intenzione del governo, dovrebbe portare dei vantaggi soprattutto nei contribuenti delle fasce medie di reddito.
E i risparmi maggiori si avvertiranno ella fascia di reddito tra 30mila e 50mila euro con un risparmio fiscale su base annua di 260 euro. Il decreto Irpef innalza inoltre per il prossimo annuo da 1.880 a 1.955 euro la detrazione per lavoro dipendente allineando la no tax area a 8.500 euro.
Le aliquote in vigore oggi
- fino a 15mila euro 23%
- da 15mila a 28mila euro 25%
- da 28mila a 50mila euro 35%
- oltre 50mila euro 43%
Le aliquote dal 2024
- fino a 28mila euro 23%
- da 28mila a 50mila euro 35%
- oltre 50mila euro 43%
Secondo le stime del governo l’accorpamento delle prime due aliquote comporterà una spesa di circa 4,1 miliardi di euro. Un lavoratore o pensionato con un reddito di 20mila euro lordi, dovrebbe risparmiarne 100 all’anno, e dunque poco più di 8 euro al mese. Per chi ha un reddito di 25mila euro il vantaggio fiscale sarà invece di 200 euro annui (poco meno di 17 euro al mese), mentre per i redditi superiori a 28mila euro sarà pari a 260 euro.
“Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente, oltre i due della scorsa settimana, altri quattro decreti legislativi: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3. Si tratta di provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico – commenta Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, che aggiunge – viene anzitutto semplificato il quadro relativo alle aliquote Irpef, con un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, ovvero quelle più esposte ai continui mutamenti del quadro economico-finanziario internazionale”.
Fonte : Today