Parte dei rifiuti di Roma saranno smaltiti negli impianti dell’Emilia Romagna. Lo ha annunciato il presidente regionale Stefano Bonaccini. Oggi anche la protesta dei comitati davanti la sede di Malagrotta.
I rifiuti di Roma saranno smaltiti (in parte) dagli impianti dell’Emilia Romagna. Lo ha confermato al sindaco Roberto Gualtieri Stefano Bonaccini, presidente regionale dell’Emilia Romagna, dopo che un incendio ha devastato anche il TMB1 (il TM2 è stato distrutto da un rogo a giugno 2022).. Il quantitativo sarà abbastanza contenuto, si parla di massimo 9.200 tonnellate al mese per un tempo limite di tre mesi. I costi saranno definiti tra i gestori, e comprenderanno anche venti euro in più a tonnellata a titolo di ristoro ambientale. Si tratta di una soluzione tampone questa, in modo da evitare rischi per l’igiene pubblica in un periodo – quello delle feste di Natale – dove vengono prodotti una quantità maggiore di rifiuti.
Oggi la protesta dei comitati a Malagrotta
Oggi si è tenuta una protesta davanti lo stabilimento di Malagrotta organizzata dai comitati di Casal Selce, Massimina e Valle Galeria. I cittadini hanno chiesto al sindaco Gualtieri di rivedere il piano rifiuti, oltre a maggiore sicurezza e controllo dell’impiantistica.
“Questo è il secondo incendio che subiamo nel giro di poco tempo, fortunatamente meno grave del primo, ma altrettanto potenzialmente pericoloso – ha dichiarato ad Adnkronos Massimo Prudente, presidente del comitato Valle Galeria Libera – Come è possibile che un sito, ancora sotto sequestro dalla magistratura, non sia soggetto ad un’attenzione maggiore? Come è possibile che il sistema antincendio interno non abbia funzionato, così come non ha funzionato l’allarme, e un cittadino del posto abbia dovuto segnalare l’incendio a chi di dovere?”. “Siamo qui per chiedere di non istallare impianti inquinanti in questa zona e promuovere una bonifica, come ci aveva promesso il sindaco Gualtieri in campagna elettorale”, ha aggiunto Stefania Corna, del comitato di Casal Selce.
Fonte : Fanpage