Superbonus 110, le ultime notizie
Alla fine la maggioranza ha trovato un accordo sul Superbonus al 110 per cento. FI: “Continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12”.
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Il compromesso è stato raggiunto quasi al fischio finale, poco prima dell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno: il governo ha dato il via libera a un decreto ad hoc sul Superbonus al 110%, misura per cui Forza Italia chiedeva una proroga, per dare fiato a famiglie e imprese che entro il 31 dicembre di quest’anno non riusciranno a chiudere tutti i lavori nei cantieri. Senza un intervento il bonus – che attualmente è al 90% a esclusione delle sole unifamiliari e dei condomini con lavori iniziati nel 2022 (per i quali l’aliquota è ancora al 110) – sarebbe passato per tutti al 70% nel 2024.
L’intesa è arrivata nel corso di un vertice che ha preceduto il Consiglio dei ministri, e prevede un provvedimento ad hoc, non quindi il Milleproroghe come era stato ipotizzato, che fissa un livello di stato di avanzamento minimo dei lavori, per il quale sarà possibile rientrare ancora nel regime di agevolazioni del 110.
“Nessun cittadino onesto sarà penalizzato perché lo Stato mantiene i propri impegni. Grazie all’iniziativa e alla determinazione di FI è stato infatti raggiunto un accordo sui bonus edilizi”, ha detto poco fa Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. “Con apposito decreto del Cdm – aggiunge – continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12. Il bonus edilizio al 110% resta comunque per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori”. Non una vera e propria proroga del bonus edilizio per tutti.
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Quindi, il Superbonus al 110% resterà per i cittadini a basso reddito che entro la fine dell’anno non hanno completato i lavori di ristrutturazione. Inoltre è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per tutti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre, per evitare che i cittadini siano costretti a pagare le sanzioni.
Secondo quanto si apprende sulla trattativa in corso nel vertice ristretto prima del Consiglio dei ministri, il meccanismo previsto dalla norma valuterebbe l’effettivo stato di avanzamento dei lavori al 31 dicembre, e lo Stato coprirebbe la percentuale mancante per raggiungere il 110%.
Solamente ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione alla Camera, aveva parlato di “allucinazione collettiva”, sottolineando che non solo nessun paese europeo ha mai avuto un incentivo al 110 per cento, ma che anche il 70 per cento “da dentro sembra pochissimo, da fuori sembra tantissimo”. Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi Sinistra, ha fatto notare che “Per mesi il governo ha criticato il Superbonus, tuttavia, oggi assistiamo a un cambio di rotta, con la maggioranza che dichiara di aver raggiunto un accordo per una nuova misura o proroga del Superbonus. Siamo nel circo della politica, in cui il governo, dopo aver lasciato famiglie e imprese sul lastrico, cerca ora di proporre una soluzione apparentemente incoerente con le posizioni precedenti”.
Fonte : Fanpage