EasyPark, l’operatore di app per parcheggi più grande in Europa, ha dichiarato ufficialmente di essere rimasto vittima di un cyberattacco lo scorso 10 dicembre, durante il quale ha subito “la violazione di dati non sensibili dei clienti”. Tra questi, stando a quanto dichiarato dal gruppo proprietario dei marchi RingGo e ParkMobile, ci sarebbero infatti i nomi, i numeri di telefono, gli indirizzi fisici, le email e alcuni numeri delle carte di credito degli utenti europei. Nel dettaglio, però, la compagnia non ha dato un’indicazione precisa riguardo la portata dell’attacco, fatta eccezione per la comunicazione della violazione dei dati di 950 utenti RingGo nel Regno Unito.
Finora EasyPark si è limitata a rassicurazioni sulle azioni messe in campo per arginare le conseguenze dell’attacco informatico subìto. “Abbiamo adottato misure per assicurarci la protezione dei tuoi dati”, scrive la società nella comunicazione rivolta ai suoi utenti, dichiarando non solo di aver informato le autorità competenti, ma anche di essere a lavoro “per garantire che siano adottate misure di sicurezza e privacy efficaci” nel prossimo futuro. Inoltre, per rassicurare gli utenti, in Italia la società ha fatto sapere che “nessun dato riguardante la posizione, la registrazione del veicolo o le sessioni di parcheggio è stato accessibile in questa violazione dei dati”.
La crescente diffusione delle app per parcheggi richiede che la protezione dei dati stia al passo. La raccolta centralizzata dei dati di localizzazione, infatti, potrebbe essere utilizzata per tracciare fisicamente le persone, il che rappresenta un pericolo da non sottovalutare per le società che gestiscono le app per parcheggi. Per il momento, però, la situazione generale sembra essere sotto il controllo di EasyPark, che ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta di riscatto, né di essere venuta a conoscenza di alcuna pubblicazione illecita dei dati sottratti.
Fonte : Wired