A dare notizia dell’aggressione verbale all’infermiere è stato lo stesso policlinico di Bari la cui direzione generale ha condannato fermamente l’accaduto, annunciando una immediata denuncia alle forze dell’ordine.
Ennesima aggressione ai danni di sanitari nelle scorse ore in ospedale. Questa volta lo scenario del brutto episodio è stato il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dove un infermiere, preso di mira da un uomo in attesa nella sala accettazione, si è sentito male ed è svenuto. I fatti si sono consumati nella mattinata di oggi, giovedì 28 dicembre, all’interno della sala triage del nosocomio pediatrico barese.
A darne notizia è stato lo stesso policlinico del capoluogo pugliese la cui direzione generale ha condannato fermamente l’accaduto, annunciando una immediata denuncia alle forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione dell’ospedale, per qualche motivo, un parente stretto di una bambina arrivata in pronto soccorso avrebbe iniziato a inveire contro il personale in servizio, prendendo di mira un infermiere.
Bersagliato da ripetuti insulti e minacce, l’operatore si è sentito male e si è accasciato a terra. L’infermiere è stato poi soccorso dai colleghi ma fortunatamente non ha riportato ferite ed infine è tornato a casa. anche se ancora in stato di shock. In seguito ai fatti. Sono subito stati allertati anche i carabinieri che sono intervenuti stilando un verbale dell’accaduto.
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Netta e senza mezzi termini la condanna del direttore generale dell’azienda Policlinico di Bari Giovanni Migliore. “Nessun atto di violenza è giustificabile. Noi non possiamo tollerare che i nostri professionisti che si dedicano all’assistenza dei bambini e dei più fragili, siano oggetto di minacce o, peggio, di violenze. Per questo motivo denunceremo direttamente come azienda sanitaria l’aggressore” ha assicurato il direttore generale.
Quello di Bari è solo l’ultimo di una lunghissima sequenza di episodi violenti ai danni di medici e infermieri, che vanno dalle minacce a lesioni più o meno gravi. A correre i rischi maggiori, come rileva l’Oms, sono proprio gli infermieri e coloro che lavorano nei pronto soccorso. Secondo i dati Inail, in Italia si registrano mediamente quattro aggressioni al giorno al personale sanitario. Fra le regioni nelle quali il fenomeno è più frequente c’è la Puglia, come è emerso dall’indagine presentata dall’Ordine dei medici di Bari.
Fonte : Fanpage