Le celebrazioni hanno superato i confini fra fedi, in un clima di perdono, pace e riconciliazione. Un musulmano ha condiviso i canti e il cibo, come fatto in precedenza dall’amico cristiano per la festa islamica dell’Eid. Il ruolo dei missionari del Pime per lo sviluppo dell’area, ricordato ancora oggi con affetto dalla comunità.
Natore (AsiaNews) – Un Natale all’insegna dell’armonia interreligiosa e della condivisione della festa, con fedeli di religioni diverse uniti per celebrare la gioia per la nascita di Gesù. La comunità di Natore, distretto del Bangladesh situato nella divisione di Rajshahi, ha vissuto momenti di profonda partecipazione all’insegna della rinascita, di un nuovo inizio, del perdono e della pace in una nazione in passato teatro di tensioni confessionali. Gli alberi adornati con luci e decorazioni hanno illuminato l’ambiente circostante, accompagnati da preghiere speciali nelle chiese e canti natalizi e inni di gioia nelle case dei cristiani.
La celebrazione ha oltrepassato i confini fra le diverse religioni, con membri delle comunità cristiana, musulmana, indù e buddista uniti nel sottolineare che “il Natale è una celebrazione universale”. Robiul Islam, giovane musulmano di Natore, ha condiviso la sua esperienza con AsiaNews: “Mi sono unito alla festa di Natale con il mio amico Jonathan Gomes. Abbiamo cantato canzoni della festa, ci siamo goduti del cibo delizioso, compresa la torta”. Egli ha anche evidenziato il forte legame tra fedi, ricordando che in precedenza anche Jonathan aveva partecipato alle celebrazioni (musulmane) dell’Eid con la sua famiglia.
Il giorno di Natale la parrocchia di Bonpara, a Natore, ha ospitato il leader musulmano Siddiqur Rahman Patwari, membro del Parlamento, e altri leader politici per un momento conviviale dopo la messa, portando gli auguri del Paese ai cattolici presenti. Patwari ha inoltre espresso gratitudine ai missionari del Pime (Pontificio istituto missioni estere) per il loro ruolo significativo nello sviluppo di tutta l’area. Egli ha quindi sottolineato l’armonia religiosa prevalente, auspicando che possa continuare anche in futuro. È da notare che i sacerdoti e le suore italiani del Pime hanno prestato servizio nella parrocchia di Bonpara – dove cristiani hanno condiviso con persone di fede diversa dolci e canti natalizi dopo la messa – per molti anni. E il loro contributo, sottolinea una persona del luogo, è ricordato ancora oggi con affetto dalla comunità cristiana e dai membri di altre fedi.
Il presidente del Bangladesh Md. Sahabuddin e il primo ministro Sheikh Hasina hanno esteso i loro saluti alla comunità cristiana per l’occasione. Il presidente ha ospitato un ricevimento a Bangabhaban, alla presenza dell’arcivescovo di Dhaka mons. Bejoy N D’ Cruze, il presidente dell’Associazione cristiana del Bangladesh Nirmol Rozario, rappresentanti della comunità, diplomatici e leader religiosi di vari Paesi. Il capo dello Stato ha poi esortato tutti a lavorare per il benessere del Paese e del popolo, sottolineando che la religione è un elemento personale e che, a livello nazionale, serve sostenere l’armonia e la libera pratica del culto. Infine, egli ha esaltato l’esempio di Cristo per tutte le fedi nel guidare le persone verso la verità, la giustizia e la pace, lavorando per rendere il mondo un luogo pacifico.
Il card. Patrick D’Rozario, arcivescovo emerito di Dhaka, ha condiviso un messaggio per la festa in cui afferma: “Celebrare il Natale nel periodo che avvicina alle prossime elezioni è una grazia di Dio e una chiamata ad abbracciare la sfida”. Il porporato ha pregato affinché le persone partecipino nel portare il messaggio del Natale all’interno del processo elettorale, scegliendo leader impegnati per la giustizia, pace e armonia, augurando a tutti un Natale fruttuoso e un nuovo anno pieno di grazia”.
Fonte : Asia