Scacco matto. OpenAI, l’azienda che ha dato vita alla intelligenza artificiale generativa, si appresta a battere l’ennesimo record di questo 2023, secondo quanto riportato da Bloomberg News, l’azienda guidata da Sam Altman e attualmente valutata circa 30 miliardi di dollari è in trattative per raccogliere un maxi round di investimento alla valutazione di 100 miliardi di dollari.
Ma gli investitori coinvolti nella maxi raccolta fondi avrebbero chiesto di non essere identificati, in questa fase, perché i termini, la valutazione e la tempistica del round di finanziamento potrebbero cambiare, a seconda delle trattative finali.
L’operazione, se confermata, porterebbe la madre di ChatGPT ad essere una delle startup di maggior valore al mondo. Negli Stati Uniti sarebbe seconda solo a SpaceX di Elon Musk (dati CBInsights).
Non solo. Sempre fonti accreditate fanno sapere che OpenAI è in trattative con G42, impresa di chip con sede ad Abu Dhabi, per raccogliere tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari per crearsi una propria azienda di chip, ed avere così campo libero nella partita dei semiconduttori di ultima generazione, cuore pulsante che alimenta la tecnologia dell’AI generativa.
Ma non finisce qui. Perché OpenAI sarebbe pronta a completare un’offerta pubblica separata all’inizio di gennaio, guidata da Thrive Capital. Questa offerta consentirebbe ai dipendenti di vendere azioni per un valore di 86 miliardi di dollari, evidenziando la significativa presenza dell’azienda sul mercato e l’attrazione fatale per gli investitori.
La società ha in precedenza condotto una vendita di azioni da 300 milioni di dollari, ottenendo una valutazione di 30 miliardi di dollari.
Anthropic vicina a raccogliere un round da 750 milioni di dollari
Mentre OpenAI procede nel suo percorso di raccolta di capitali, mette un piede nel mondo dei chip e affronta il delicato tasto dei cambiamenti interni all’organigramma, la sua rivale storica Anthropic, non è da meno.
La startup fondata dai fratelli italoamericani Dario e Daniela Amodei (ex dipendenti della stessa OpenAI) sarebbe anch’essa vicina alla chiusura di un altro round da 750 milioni di dollari, guidato dalla californiana Menlo Ventures (secondo quanto riportato da Reuters).
Se l’operazione dovesse essere confermata, la valutazione di Anthropic raggiungerebbe un valore totale di 18,4 miliardi di dollari, rappresentando un aumento di quasi quattro volte rispetto alla valutazione iniziale della startup, pari a 4,1 miliardi di dollari all’inizio dell’anno in corso.
Fondata nel 2021, grazie al suo chatbot Claude AI è stata finanziata da colossi come Google, Salesforce e Zoom, Anthropic ha già raccolto complessivamente 750 milioni di dollari in due round di finanziamento ad aprile e maggio, uno dei quali ha previsto l’acquisizione di una quota del 10% da parte di Google.
Secondo i dati di PitchBook, il round di finanziamento di maggio di Anthropic è stato il più consistente mai registrato in quel periodo nel settore dell’intelligenza artificiale, superando persino l’investimento di Microsoft in OpenAI a gennaio.
A ottobre 2023, Google ha investito fino a 2 miliardi di dollari nella startup, un impegno che ha previsto un’iniezione iniziale di 500 milioni di dollari e altri 1,5 miliardi da investire nei prossimi mesi.
Anthropic ha creato Claude AI, un chatbot utilizzato da aziende come Salesforce, Slack e Notion. Ad oggi Claude 2 è in grado di riassumere fino a 75 mila parole, circa la lunghezza di un libro. Gli utenti possono chiedere riassunti sotto forma di memo, lettera o racconto.
Inoltre, una interessante ricerca condotta da Arthur AI, piattaforma di monitoraggio dell’apprendimento automatico, che ha testato i chatbot di OpenAI, Anthropic, Meta, e Cohere ha scoperto che Claude 2 è il chatbot più affidabile in termini di “autoconsapevolezza”, ovvero in grado di valutare con precisione ciò che sa e ciò che non sa, e di rispondere solo alle domande supportate da dati di addestramento.
In sintesi, la società dei fratelli Amodei ha pieni poteri per competere sempre più con il gruppo di Altman per il ruolo di leader nel settore dell’intelligenza artificiale.
Voci dicono che OpenAI e Anthropic finiranno per fondersi in un’unica grande azienda per la supremazia degli Stati Uniti sull’AI. Attendiamo il prossimo scacco matto al re.
Fonte : Repubblica