Aiea: l’Iran arricchisce – di nuovo – l’uranio, quasi al livello delle armi nucleari

Le notizie di oggi: La Cina non si unisce agli USA per frenare gli attacchi Houthi nel Mar Rosso. In Giappone la centrale nucleare più grande del mondo sta per essere riaccesa. Estromessa dalle presidenziali russe la giornalista Ekaterina Duntsova, l’unica a condannare l’invasione dell’Ucraina. L’esercito filippino ha attaccato la base dei ribelli del New People’s Army.

IRAN

L’Iran torna ad “aumentare la produzione di uranio altamente arricchito, invertendo una precedente riduzione della produzione a partire dalla metà del 2023″, ha affermato l’Aiea. Secondo l’agenzia internazionale per l’energia atomica, il Paese sta arricchendo l’uranio al 60%, vicino a quel 90% circa destinato alle armi nucleari, negli impianti di Natanz e Fordow.

CINA

Per il momento la Cina non schiererà forze navali nel Mar Rosso contro i miliziani Houthi, “poiché questo potrebbe mettere a rischio la posizione presa sul conflitto Israele-Palestina” dicono da Pechino. Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, continuano ad attaccare navi commerciali israeliane nel Mar Rosso con droni e missili, in risposta al prolungato attacco militare a Gaza.

Più di 20 paesi hanno preso parte alla coalizione guidata dagli Stati Uniti per salvaguardare il traffico commerciale. Nonostante l’impatto degli attacchi sulle sue catene di approvvigionamento, la Cina non prenderà parte alla campagna antipirateria “finché non saranno coinvolte navi cinesi”.

ISRAELE-PALESTINA

“La guerra di Israele contro Hamas durerà mesi”, ha detto il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi, “poiché una serie di scontri fuori dalla Striscia di Gaza hanno evidenziato il rischio di espansione del conflitto”. Le azioni israeliane si sono intensificate intorno a Natale, in particolare nell’area che taglia in due la Striscia di Gaza. Le autorità sanitarie palestinesi affermano che quasi 21.000 persone sono state uccise negli attacchi israeliani, e si teme che altre migliaia siano sepolte sotto le macerie.

GIAPPONE

Mercoledì 27 dicembre l’autorità di regolamentazione dell’energia nucleare giapponese ha revocato il divieto operativo imposto alla centrale atomica di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo. La ripresa necessita ancora del consenso nella prefettura di Niigata, sulla costa del Mar del Giappone. Con una capacità di 8.212 megawatt, l’impianto è stato spento nel 2011, quando il disastro di Fukushima portò alla chiusura di tutte le centrali nucleari del Giappone. Riavviato la prima volta nel 2018 la sua operatività è stata sospesa nel 2021 a causa di violazioni della sicurezza.

RUSSIA

La giornalista Ekaterina Duntsova, l’unica possibile candidata alle elezioni presidenziali di marzo che condanna l’operazione speciale in Ucraina tra i 30 che si sono presentata, è stata rifiutata dalla Commissione elettorale, e ora intende fare ricorso alla Corte suprema di Russa per ottenere l’ammissione, avendo presentato le firme necessarie.

FILIPPINE

L’esercito ha portato avanti un’offensiva contro i ribelli del New People’s Army (Npa) nella città di Malaybalay, nel Bukidnon, il giorno di Natale mentre i guerriglieri si preparavano a celebrare e ricevere ospiti durante il 55° anniversario della fondazione del Partito Comunista delle Filippine il giorno successivo, per il quale avevano dichiarato un cessate il fuoco unilaterale. Il bilancio delle vittime è 10 ribelli dell’Npa.

COREA DEL SUD – RUSSIA

La Corea del Sud ha interrotto la produzione di blocchi e attrezzature per le navi da carico russe in ossequio alle sanzioni internazionali, sospendendo il contratto tra la Samsung Heavy Industries e la compagnia russa Zvezda per la quale era stato precedentemente rilasciato il permesso governativo, in attesa di poter completare il lavoro in un periodo successivo.

MYANMAR

I bombardamenti di artiglieria pesante dell’esercito della giunta golpista contro l’antica capitale del Myanmar, Mrauk-U, nello stato di Rakhine, tra domenica e lunedì hanno provocato la morte di tre civili. Il bombardamento ha anche causato danni enormi a un museo archeologico che custodisce reperti di inestimabile valore di antiche pagode e di templi buddisti.

Fonte : Asia