C’è poco da discutere: il 2023 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale. Dopo la democratizzazione operata da ChatGPT, è cominciata la corsa a una tecnologia i cui albori datano agli anni Cinquanta, e che tra estati e inverni ha percorso tutto il secolo scorso senza mai dare troppo nell’occhio. Fino all’esplosione, non c’è altro termine per definirla, dell’anno scorso.
Adesso le grandi aziende si stanno posizionando sui blocchi di partenza per la corsa che cambierà il mondo non meno dell’invenzione della stampa e della macchina a vapore. Tutte le big investono cifre da capogiro, mentre si apre il dibattito sull’etica – con conseguente rischio regolatorio, almeno se i governi sapranno governare il processo.
In un anno in cui generalmente gli investimenti in startup si sono contratti a livello globale, l’AI rappresenta di fatto un’eccezione. Pesano incertezza, inflazione, e anche un certo riflusso dalle megavalutazioni post Covid, oltre agli scandali alla Theranos. Tra gli altri settori, si nota, comunque, un certo interesse per il comparto delle batterie (necessarie per la transizione energetica alle rinnovabili) e per il cleantech: entrambi sono stati capaci di attirare l’attenzione degli investitori. C’è anche qualche idea utile a semplificare la vita. Vediamo le più interessanti.
Fonte : Wired