Pagamento Reddito di Cittadinanza a dicembre 2023, data ricarica Inps e ultime novità

Il pagamento dell’ultima mensilità del reddito di cittadinanza prima dell’abrogazione parte oggi, 27 novembre 2023 per coloro che già usufruiscono del sussidio. La data del pagamento per i neopercettori era fissata, invece, al 15 dicembre 2023. Vediamo come fare domanda per l’assegno di inclusione, che sarà attivo da gennaio 2024.

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Al via l’ultimo mese di erogazione per coloro che hanno ancora diritto al reddito di cittadinanza (da gennaio 2024 verrà definitivamente abrogato, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023). La prima tranche è stata erogata ai neopercettori, ovvero coloro che l’hanno ricevuto per la prima volta, lo scorso 15 dicembre 2023. Per coloro per che hanno già beneficiato dell’rdc almeno una volta o che hanno avuto risposta positiva alla richiesta di rinnovo dopo 18 mesi, la data di erogazione cade oggi, 27 dicembre 2023.

Il 15 e il 27 dicembre sono previsti anche i pagamenti arretrati e quelli del mese corrente a beneficio dei nuclei per cui l’rdc è stato sospeso ma, per effetto della presa in carico da parte dei servizi sociali, ne è stata riconosciuta la prosecuzione.

Il 30 novembre 2023 era l‘ultimo giorno utile per fare domanda del reddito di cittadinanza. L’Istituto spiega che la data era anche il termine ultimo per la comunicazione da parte dei servizi sociali dell’eventuale presa in carico dei nuclei che hanno perso il diritto alla misura dopo la settima mensilità del 2023.

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Da gennaio 2024 l’rdc sarà sostituito dall’assegno di inclusione, destinato ai percettori considerati “non occupabili”. La procedura per richiedere la nuova misura è aperta dal 18 dicembre 2023. L’adi sarà affiancato dal supporto per la formazione e il lavoro – già attivo da settembre 2023  – per i percettori considerati “occupabili”. L’Istituto spiega nel dettaglio come fare domanda per il sfl, mettendo a disposizione anche una guida interattiva.

In ogni caso, la carta rdc di Poste Italiane rimarrà operativa anche nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi relativi a rate arretrate e alla eventuale quota dell’assegno unico e universale.

Reddito di Cittadinanza a dicembre 2023, date pagamento in calendario

Anche questo mese, il reddito di cittadinanza viene erogato in due tranche:

  • a partire dal 15 dicembre 2023 lo hanno ricevuto coloro che ne beneficiano per la prima volta;
  • da oggi, 27 dicembre 2023, viene accreditato a coloro che hanno già ricevuto una mensilità o hanno avuto risposta positiva alla richiesta di rinnovo dopo 18 mesi.

Gli importi del Reddito di Cittadinanza a dicembre 2023

Anche nell’ultimo mese di erogazione del reddito di cittadinanza, dicembre 2023, gli importi rimangono invariati. Le cifre accreditate ammontano a un massimo di 780 euro mensili, calcolati in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito.

Come spiegato dall’Inps, la scala di equivalenza applicata a ogni nucleo beneficiario “equivale a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è aumentata di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza”. Inoltre, “la percezione di altri trattamenti assistenziali o redditi rilevati nell’Isee porta all’abbassamento dell’importo”.

Come controllare il saldo su carta Rdc

Ci sono diversi modi per controllare il saldo sulla carta rdc di Poste Italiane:

  • accedendo con SPID all’area riservata del sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza;
  • inserendo la carta in un ATM Postamat e digitando il PIN;
  • chiamando il numero verde 800 666 888, messo a disposizione appositamente per verificare il pagamento dell’RDC;
  • contattando Poste Italiane o INPS.

Nonostante il reddito di cittadinanza verrà abrogato a partire da gennaio 2024, la carta rdc di Poste Italiane rimarrà operativa anche nei primi mesi dell’anno per consentire l’utilizzo degli importi relativi a rate arretrate e alla eventuale quota dell’assegno unico e universale.

Chi può ricevere il nuovo Assegno di Inclusione e come fare domanda

L’assegno di inclusione sarà attivo dal 1° gennaio 2024, verrà erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Sarà destinato a quei nuclei familiari che abbiano al loro interno almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Inoltre, il richiedente deve essere:

  • un cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppire titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria);
  • residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo; la residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza;
  • non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
  • non avere sentenze definitive di condanna o di patteggiamento, intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.

Ci sono però anche dei requisiti economici da rispettare:

  • un Isee in corso di validità non superiore a 9.360 euro; nel caso di nuclei familiari con minorenni, l’Isee è calcolato ai sensi dell’art. 7 del DPCM n. 159 del 2013;
  • un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6 mila euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza prevista. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata a 7.560 euro annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Per quanto riguarda i requisiti patrimonili, l’Inps specifica che l’assegno di inclusione può essere richiesto in presenza di:

  • un valore ai fini Imu del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione, il cui valore non deve superare i 150 mila euro) non superiore a 30 mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro, accresciuto di 2 mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro , incrementato di ulteriori euro 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo;
  • i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di 5 mila euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo;
  • nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.

Per ottenere l’assegno di inclusione, dal 18 dicembre 2023 è possibile fare domanda nella sezione dedicata del sito Inps o rivolgendosi a un patronato. Per richiederlo tramite i Caf (centri di assistenza fiscale) bisognerà aspettare il 1° gennaio 2024.

Ma questa procedura non è sufficiente. Infatti, bisognerà anche iscriversi alla piattaforma Siisl e, in seguito, firmare il Patto di attivazione digitale, ovvero l’impegno a partecipare ai vari programmi di inclusione sociale (o di inserimento nel mondo del lavoro, per chi ne ha la possibilità), che saranno proposti ai beneficiari. L’erogazione dell’assegno non partirà fino al mese successivo alla firma del Patto di attivazione, previa ovviamente l’accettazione della domanda da parte dell’Inps. I beneficiari che non parteciperanno alle iniziative di inclusione o inserimento nel mondo del lavoro perderanno il diritto all’assegno.

Per assicurarsi di ricevere l’adi già a partire da gennaio 2024, è necessario presentare domanda all’Inps ed effettuare l’iscrizione alla piattaforma Siisl entro il mese di dicembre 2023.

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Fonte : Fanpage